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Telecom Italia. Galateri, ‘Il mercato va verso ristrutturazione. Esuberi dettati da esigenza di produttività e competitività’

Italia


Gli esuberi in seno a Telecom Italia sono dettati dalla necessità di rispondere ad esigenze di “produttività e competitività”, due fattori che nel mercato delle tlc “non sono una scelta ma un must”.

Lo ha affermato il presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri a margine di un convegno a Bari, sottolineando che “…la trasformazione da monopolio a mercato, anche per volontà del regolatore che ci impone di cedere quote di mercato ad altri concorrenti, va nella direzione di una ristrutturazione di alcune aree della nostra attività”.

 

Riguardo il tavolo di confronto convocato per domani, Galateri ha precisato che “…ci sono processi in corso, lasciamo che questi processi vadano avanti perche ci siano confronti che sono necessari in questi casi”.

 

‘Credo – ha aggiunto – che non bisogna spaventarsi ma avere fiducia sul fatto che da un lato ci sono questi trend inevitabili di ristrutturazione che hanno interessato tutti gli ex monopolisti, anche di altre aree di attività”. Ma – ha proseguito – “…l’importante è poi consentire lo sviluppo delle attività limitrofe”.

 

A questo proposito, Galateri ha ricordato che ancora il governo non ha sbloccato i famosi 800 milioni di euro previsti per portare la banda larga nelle aree ancora interessate da digital divide. Pur sottolineando di non voler polemizzare con l’esecutivo, il presidente Telecom ha affermato: “…non si può programmare lo sviluppo e poi fermarlo. Perché il sistema diventa sbilanciato ed è molto delicato gestirlo”.

In passato, ha aggiunto, “…mi sono state giustamente fatte presenti alcune priorità che il Paese aveva in quel momento, e alle quali non posso essere indifferente. Dico oltretutto – ha concluso – che non è tutto bloccato e che il ministero dello Sviluppo economico sta facendo accordi con Regioni, Province e Comuni per trovare un modo di completare il digital divide”.

 

Questa mattina, in un’intervista pubblicata da Il Sole 24 Ore, il responsabile delle risorse umane di Telecom Italia, Antonio Migliardi, si è detto convinto del fatto che, nonostante la necessità dei tagli occupazionali, alla fine si riuscirà a “trovare una buona soluzione per un problema serio quale quello degli esuberi”.

Anche Migliardi ha ribadito che a determinare la riduzione del fabbisogno occupazionale “sono stati due driver da cui non si può prescindere, ovvero la cessione delle quote di mercato in linea con lo spirito degli interventi di regolazione del settore e dell’innovazione”.

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