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France Telecom: la svolta di Richard. Per la prima volta suicidio di un dipendente riconosciuto come ‘incidente sul lavoro’

Francia


L’amministratore delegato di France Telecom, Stéphane Richard, ha riconosciuto, per la prima volta, il suicidio di un dipendente come un incidente sul lavoro. La decisione segna una svolta rispetto alla condotta fin qui tenuta dall’azienda tlc dopo la catena di suicidi, che ha portato alla morte di 45 dipendenti – 35 tra il 2008 e il 2009 e altri 10 dall’inizio dell’anno – e all’apertura di un’inchiesta della procura di Parigi, in seguito alla denuncia presentata nei confronti dei dirigenti del gruppo telefonico dal sindacato SUD per “molestie morali” e per aver “messo in pericolo la vita altrui”.

 

Il caso in questione riguarda un funzionario di 51 anni che si è tolto la vita il 14 luglio a Marsiglia, lasciando un a lettera in cui attribuiva la causa del suo gesto a contrasti sul posto di lavoro.

La svolta di Richard – subentrato al criticatissimo Didier Lombard in seguito all’ondata di morti in seno al gruppo – che tra l’altro contrasta con il parere sfavorevole dell’Ispettorato generale del lavoro e di una commissione interna, è stata comunicata da un dirigente territoriale del gruppo nel corso di una cerimonia commemorativa del defunto dipendente.

 

“France Telecom deve assumere un dovere di assistenza e di memoria nei confronti degli scomparsi e del loro ambiente familiare e professionale”, ha dichiarato un portavoce del gruppo, riportando i propositi contenuti nella lettera di Richard, che – ha sottolineato ancora il rappresentante dell’azienda – “desidera ugualmente fare tutto il possibile affinché, tutti insieme, possiamo superare questo momento particolarmente doloroso”.

 

“In questo spirito ha deciso di considerare questo suicidio come un incidente di servizio”, ha concluso.

 

France Telecom è il terzo operatore tlc europeo per giro d’affari dopo Deutsche Telekom e Telefonica.

 

In quanto ex monopolio statale- il gruppo è stato privatizzato nel 1997 – il 65% dei dipendenti mantiene ancora lo status di dipendente pubblico, che vieta il licenziamento in caso di calo della domanda in varie regioni e segmenti di business.

 

La società, tuttavia, ha dato vita a un piano di trasferimenti forzati, obbligando i dipendenti a lasciare la propria città o ad accettare mansioni degradanti pur di continuare a lavorare.

 

Per rispondere alle critiche e al grande clamore suscitato dai suicidi tra i dipendenti, a marzo, France Telecom ha presentato alla stampa un piano in 8 punti – declinati in 90 misure – per risollevare il morale dei dipendenti, che include 3.500 nuove assunzioni e si concentra sulle performance ‘sociali’ dei manager.

La settimana scorsa, quindi, è stato presentato un nuovo piano strategico quinquennale battezzato “Conquêtes 2015“, con un forte accento sociale, volto a rispondere alle richieste dei sindacati.

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