Italia
Dopo i tavoli tecnici dello scorso 24 giugno, si riuniranno nuovamente il prossimo 19 luglio. Ad annunciarlo a margine della presentazione della Relazione annuale dell’Authority al Parlamento il viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani.
“In quel momento – ha esordito il viceministro – potremo presentare un grande progetto paese”. Slitta ancora di qualche giorno, dunque, la data entro la quale dovrebbe essere costituito un gruppo di lavoro tecnico guidato dal ministero e affiancato da advisor, di razionalizzare le risorse per l’implementazione delle reti di comunicazione elettronica, mettendo a fattor comune quello che può essere effettivamente considerato condivisibile, salvaguardando al contempo le possibilità di co-investimento nelle Reti e la massima competizione tra gli operatori sui servizi e i clienti che già oggi caratterizza il mercato italiano.
Di questo, se ne era parzialmente discusso poco meno di un mese fa con i rappresentanti dei maggiori operatori italiani – Telecom Italia, Vodafone, Fastweb, Wind, Tiscali e 3 Italia e in quell’occasione Romani assicurò il suo impegno affermando, tra l’altro che si era “avviato un ragionamento sulle nuove infrastrutture di rete”. “Un bel confronto” insomma, tra che pur in forte competizione tra loro “hanno condiviso il testo proposto dal Governo sulla base del quale la realizzazione della nuova rete avverrà attraverso partnership pubblico-privato, in grado di velocizzare e ottimizzare il progetto”.
“Il modello di sviluppo – aveva affermato ancora il sottosegretario alle comunicazioni – consiste nella condivisione di organismi anche societari aperti alla partecipazione del Governo, delle Regioni, di investitori istituzionali e degli operatori di telecomunicazioni, con governance aperta, coordinamento a livello nazionale, ma declinabile su base regionale, con la massima flessibilità rispetto alle esigenze delle diverse realtà territoriali”.
Durante l’ultimo incontro, Romani si pronunciò anche sul possibile coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti affermando che se “l’ente dovesse partecipare, avrà sicuramente la parte prevalente in termini finanziari”.
“Mi pare di essere stato concreto mettendo intorno a uno stesso tavolo tutti gli operatori” ha commentato ancora stamattina Paolo Romani, impegnato questo stesso pomeriggio in un confronto tecnico tenutesi presso il Ministero, e che di fatto anticipa la riunione di lunedì 19 luglio quando si darà vita, con ogni probabilità, a quella che gli addetti ai lavori hanno definito “una tappa utile per presentare un grande progetto Paese”.