Digitale terrestre: grande attesa per Relazione Agcom. Restano incognite su emittenti locali mentre la penetrazione arriva al 68,5%

di Raffaella Natale |

La TDT diventerà la prima piattaforma tout court per il consumo televisivo in Italia?

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Grande attesa da parte dei player del mercato televisivo per la Relazione annuale del presidente dell’Agcom, che verrà presentata domani in Parlamento.

Nei giorni scorsi l’Autorità ha pubblicato il Piano di assegnazione delle frequenze, ma adesso si aspetta la parte riguardante l’ordinamento automatico dei canali (Lcn) e soprattutto la posizione che avranno sul telecomando le piccole emittenti con l’avvento del digitale terrestre.

Indicazioni importanti potranno arrivare direttamente dalla Relazione che domani illustrerà Corrado Calabrò mentre la Ue tarda ancora a prendere una posizione definitiva sul caso Sky.

 

Prosegue intanto a grandi passi la diffusione in Italia della nuova tecnologia di trasmissione radiotelevisiva. Secondo i dati E-res, illustrati nell’ultima numero della newsletter Digita di DGTVi, alla fine di aprile il numero delle famiglie dotate di almeno un ricevitore TDT nella residenza principale è salito a 16.877.000, con una crescita di circa 350 mila unità rispetto a marzo. La penetrazione della TDT sul totale famiglie sale così al 68,5%. In una fase ormai matura del processo di transizione, il numero dei ricevitori, acquistati sempre più per adeguare i televisori secondari, cresce più delle famiglie TDT. A fine aprile, sono circa 27.457.000 i ricevitori TDT presenti nelle abitazioni (+750.000 rispetto a marzo), pari al 53,9% del totale televisori.

 

Nel mese di aprile, in assenza di switch-off programmati, le vendite di ricevitori TDT restano del tutto allineate a quelle di marzo. Ad aprile sono stati infatti venduti circa 900 mila pezzi. Di questi, sono poco meno di 500 mila i ricevitori integrati (il 55% del totale vendite nel mese) e 403 mila quelli esterni (il 45% del totale), con una prevalenza degli zapper. Il numero cumulato di ricevitori TDT venduti dal febbraio 2004 sale a poco più di 33 milioni a fine aprile, di cui 13,9 milioni integrati (42% del totale) e i restanti 19,2 (58%) esterni.

 

Prosegue anche la crescita di chi in Italia segue la TV utilizzando un decoder TDT. I dati dell’Osservatorio dello Studio Frasi, basati su Auditel, rilevano a maggio un valore di consumo della TDT del 39,7%, quintuplicato rispetto al maggio 2009, quando era al 7,4%, e in costante crescita.

La TDT è infatti l’unica piattaforma a veder salire mese su mese il proprio valore, a fronte del satellite, in leggero calo, e del consumo analogico, 44,8% era al 72% solo un anno fa. È presumibile che presto, forse già a giugno, quando si registrerà pienamente l’impatto sugli ascolti dello switch-over in Lombardia, Piemonte Orientale, Parma e Piacenza dello scorso 18 maggio, la TDT diventerà la prima piattaforma tout court per il consumo televisivo in Italia.

 

Sempre secondo lo Studio Frasi, la Lombardia, fresca di transizione, con Rai 2 e Retequattro visibili soltanto in modalità digitale, incrementa di quasi dieci punti il consumo della piattaforma digitale terrestre a maggio. La quota ha così raggiunto il 36,1% ed è prevedibile un ulteriore balzo in avanti nel mese di giugno, primo mese intero di switch-over. Il consumo via TDT è cresciuto dell’81% da gennaio di quest’anno, quadruplicato in un anno. Grazie a questo passaggio programmato, il mese di maggio registra anche il superamento del consumo analogico sul digitale nella regione.

Prosegue anche la crescita del consumo TDT in Piemonte, che dopo lo switch-over della parte orientale, che ha coinvolto 1/3 delle popolazione, ha superato il 70%, una quota quasi allineata alle regioni all digital a più di 4 mesi dal passaggio definitivo.

 

Prosegue il record di attivazioni delle tessere Tivù Sat, che hanno superato la soglia 400.000 (409.000.000 al 29 giugno), al ritmo di 3.000/3.500 al giorno, e culminato in una punta di 5.332 smart card attivate nella sola giornata di sabato 12 giugno. Il successo sembra attribuibile ad alcune dinamiche di fondo quali la graduale conversione da parte di Tivù Sat, dell’universo delle famiglie satellitari gratuite presenti nel Paese e ad alcuni fattori specifici come le partite dei Mondiali di calcio trasmesse da Rai 1 e visibili con la piattaforma satellitare gratuita anche in HD e oltre alla moltiplicazione dei canali gratuiti nazionali, internazionali e locali presenti sulla piattaforma.

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