Italia
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, i componenti della Commissione per i Servizi e i Prodotti: Michele Lauria, Sebastiano Sortino, Gianluigi Magri e della Commissione per le Infrastrutture e le Reti: Stefano Mannoni, Nicola D’Angelo, Roberto Napoli, Enzo Savarese, con il Segretario Generale, Roberto Viola, in occasione della presentazione della Relazione annuale.
L’appuntamento è per domani alle 11.00 nella Sala della Lupa, dove la Relazione sarà introdotta da un intervento del presidente della Camera Gianfranco Fini.
Le prospettive del settore televisivo e quelle delle TLC, dove la moltiplicazione del traffico dati rende la richiesta di banda larga sempre più pressante, saranno al centro della Relazione sull’attività svolta dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che il presidente Calabrò, illustrerà domani alla Camera.
La Relazione che opera da garante sia sul settore televisivo che su quello delle telecomunicazioni, prenderà le mosse per quanto attiene il fronte televisivo dal varo del piano frequenze per la tv digitale.
Un documento – oggetto di critiche, specie da parte delle emittenti locali – che dovrà fare da base per la gara di assegnazione dei cinque multiplex del cosiddetto dividendo digitale interno: il previsto beauty contest è ancora al palo perché si attende la pronuncia della Commissione europea sulla richiesta di Sky di partecipare alla procedura competitiva. Altro nodo è quello che riguarda il dividendo esterno (le frequenze della banda 800 Mhz) che il piano, nell’ottica di un uso efficiente dello spettro, punta ad assegnare agli operatori TLC attraverso una gara da tenersi entro il 2015.
Una strada, questa, indicata dall’Europa anche con una pronuncia in questo senso del Radio Spectrum Policy Group (Rspg) la cui guida per il 2010 è dell’Autorità italiana.
La relazione di Calabrò come sempre fotograferà anche la situazione del mercato tv, in cui si va consolidando una sfida a tre tra Rai, Mediaset e Sky, e farà il punto sul passaggio al digitale terrestre e sulla questione dell’ordinamento automatico dei canali sul nuovo telecomando. (Lcn).
Per quanto attiene le TLC, la Relazione Agcom ruoterà soprattutto intorno al progetto di nuova rete su cui si è accentrato il dibattito nell’ultimo anno: sullo sfondo il progetto degli operatori alternativi per una ‘società della fibra’ e gli investimenti annunciati da Telecom Italia per la fibra ottica. Alla fine del mese scorso un primo tentativo di dialogo su questo terreno tra gli olo e l’ex monopolista ha avuto luogo in occasione del tavolo convocato dal viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani.
Ma c’è attesa anche per le possibili considerazioni del numero uno dell’Authority sul pluralismo dell’informazione: la relazione arriva infatti alla vigilia dello sciopero indetto dalla Federazione nazionale della stampa per il 9 luglio contro il ddl intercettazioni e dopo la bufera dell’inchiesta sulle presunte pressioni del premier Berlusconi contro Annozero, che ha portato alle dimissioni del commissario Giancarlo Innocenzi.