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NGN. Gabriele Galateri (Telecom Italia): ‘Regole flessibili e basate sulle diversità geografiche’

Italia


Si è svolto stamani a Bruxelles il summit dell’industria europea delle tlc, cui hanno partecipato, oltre al Commissario Ue per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes, anche il presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri e il presidente di Telefonica Cesar Alierta.

A margine del vertice, il presidente di Telecom Italia si è soffermato sul tema dell’ultra banda larga, al centro in Italia di un vivace confronto tra autorità e operatori, da cui dovrebbe emergere, nelle prossime settimane, la via italiana all’NGN.

In vista della realizzazione, in tutta Europe, di dorsali nazionali in fibra ottica, Galateri ha ribadito la necessità di regole “flessibili, mirate ad assicurare un approccio che tenga conto della diversità delle condizioni di mercato riscontrabili a livello geografico e a tutelare una concorrenza infrastrutturale economicamente efficace, al fine di conseguire un’effettiva e sostenibile concorrenza nei servizi al dettaglio”.

 

L’accesso alle reti super veloci, considerate ormai un nuovo volano di crescita per l’economia e la società, non può infatti essere basato sulle stesse regole che hanno caratterizzato fin qui il mercato delle telecomunicazioni, ma, ha aggiunto, “necessita di scelte di policy lungimiranti mirate a incentivare gli investimenti di lungo periodo attraverso la definizione di un assetto regolamentare che non rappresenti una semplice e pura replica dei vincoli stabiliti per aprire il mercato alla concorrenza sulle reti tradizionali in rame”.

 

Mentre in Italia è stato fissato per la prossima settimana il nuovo incontro tra operatori tlc e autorità per discutere delle modalità di realizzazione della rete di nuova generazione, in Europa l’attenzione è tutta rivolta all’Agenda Digitale, che costituisce la prima delle sette iniziative faro della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

  

“Telecom Italia – ha detto ancora Galateri – condivide in pieno la centralità dell’Agenda digitale e il suo potenziale per promuovere investimenti efficaci e competitivi nelle reti ultrabroadband che saranno decisivi per l’innovazione, la scelta offerta ai consumatori in termini di prezzi e qualità e la crescita di produttività”.

 

L’Agenda digitale europea indica sette aree prioritarie d’azione: la creazione di un mercato unico del digitale, una più estesa interoperabilità, una maggiore fiducia in internet e nella sua sicurezza, un accesso molto più veloce ad internet, investimenti più consistenti nel settore ricerca e sviluppo, un miglioramento dell’alfabetizzazione e dell’inclusione digitali, l’uso delle tecnologie Ict per sostenere le sfide che la società si trova ad affrontare come il cambiamento climatico e l’invecchiamento demografico.

 

Tra i benefici ottenibili, anche una maggior facilità per i pagamenti online e la fatturazione elettronica, nonché l’introduzione in tempi brevi della telemedicina e di sistemi d’illuminazione a elevata efficienza energetica. In queste sette aree d’azione, l’Agenda del digitale prevede 100 interventi di follow-up; di questi, 31 dovrebbero essere di carattere legislativo.

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