Italia
Nonostante le diverse raccomandazioni degli studiosi, che consigliano ai genitori di non far usare il cellulare ai bambini, cresce in Italia il numero di quelli che ne possiedono uno: se nel 2003 era il 51,6% ad averne uno tutto per sé, la percentuale è andata via via aumentando negli anni successivi. L’incremento si è chiaramente manifestato a partire dal 2006, quando ad avere in tasca un cellulare, tra i 7 gli 11 anni, erano il 54,8%, per continuare poi negli anni successivi, attestandosi al 57,5% nel 2008.
Sono i dati che emergono dall’ultimo Rapporto Eurispes – Telefono Azzurro, “Bambini e adolescenti: un quadro degli ultimi 10 anni” che nasce a completamento di un ciclo di studio, riflessione e analisi dell’universo minorile nel nostro Paese che ha accompagnato le ultime dieci edizioni del Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Dal Rapporto si evince come il rapporto dei minori con i mezzi di comunicazione rivesta oggi una particolare centralità per almeno due ragioni. “Da un lato, i bambini risultano sempre più soli di fronte ai diversi mezzi di comunicazione, a causa dei mutamenti intervenuti nelle dinamiche familiari, e quindi meno tutelati dall’azione di filtro e supervisione delle figure genitoriali”. “Dall’altro lato, i bambini si trovano oggi a confronto con media completamente nuovi per i loro genitori e dotati di grandissima capacità attrattiva, al tempo stesso ricchi di potenzialità, ma talvolta insidiosi”.
I media, insomma “sono per i ragazzi inesauribile fonte di informazioni, stimoli e contatti sociali”, ma, avverto il Rapporto, questo ‘magazzino globale’ introduce rischi “ancora difficilmente gestibili”.
I bambini utilizzano il telefonino principalmente per essere sempre raggiungibili dai genitori (88,2%) e dagli amici (il 69,9% lo utilizza per chiamare o essere chiamato)ma da non sottovalutare l’abitudine frequente a scattare foto (72,6%) o a giocare (69,9%) con il cellulare. Molto frequente, anche in questa fascia d’età, l’uso dei messaggini: nel 2006 usava gli sms il 52,1% dei bambini, percentuale salita quindi nel 2008 al 67,2%.
Il numero di giovanissimi che fa uso di Internet è complessivamente aumentato nel tempo: tra i più piccoli la utilizzava il 39,2% nel 2002 e il 48,2% nel 2006; tra i più grandi, rispettivamente il 71,3% e l’84,7%.
Tra gli adolescenti, il 97,5% dichiarava nel 2006 di avere a disposizione un telefonino e la percentuale non è mai scesa al di sotto del 95,9%, registrato nel 2008. Tra gli adolescenti aumenta in maniera significativa la percentuale di coloro che usano il cellulare per navigare in internet, arrivata al 20,7% registrato nel 2009.
In aumento anche il numero di quanti utilizzano il telefonino per fare fotografie (90,4%) o filmati (81%). In calo invece la tendenza ad usare il cellulare per scaricare suonerie o loghi (solo l’8,9% usufruisce ancora di questi servizi, nel 2006 erano il 20,6%), così come è in ribasso la percentuale di chi usa il telefonino per passare il tempo giocando con le applicazioni disponibili (46% nel 2009).
L’industria di settore, da canto suo, si dimostra sempre più attenta a questo segmento di mercato: secondo le cifre fornite da Eurispes, se il ricavo medio, per utente, del settore della telefonia mobile nel 2008 è stato di 530 euro (ottenuti rapportando i 24,3 miliardi di euro di ricavi complessivi ai 46,1 milioni di utenti attivi) è possibile stimare il giro d’affari relativo ai soli utenti di età compresa tra i 7 e i 19 anni in oltre 3,2 miliardi di euro.
Il Rapporto Eurispes – Telefono Azzurro analizza quindi il rapporto tra bambini e adolescenti e internet: tra i primi cresce la percentuale di quelli che considerano il web una fonte preziosa di informazioni interessanti (44,2% nel 2002, 52,6% nel 2006 e 69,3% nel 2009) e di materiale per lo studio (31,9% nel 2002, 40,2% nel 2006 e 49% nel 2009). Ma aumenta anche il numero di bambini che navigano il web per giocare (47,5% nel 2002, 54,9% nel 2006 e 68,3% nel 2009), o per guardare video e altro materiale multimediale facilmente accessibile (il 50,8% nel 2005 e il 55,9% nel 2009 scarica musica e film e il 54,7% sempre nel 2009 guarda filmati su YouTube).
Meno diffuso, a questa età, l’uso di blog, chat e forum, anche se cresce l’utilizzo dell’email (42,1%) e l’abitudine di scaricare file tramite il peer to peer – modalità molto spesso illegale (55,9% nel 2009).
Tra gli adolescenti, la vera star sono i social network: il 71,1% possiede un profilo personale su Facebook, seguito da MySpace (17,1%) e Habbo (10,4%). Decisamente inferiori (2,6% e 2,5%, rispettivamente) le percentuali di utilizzo di Second Life e Twitter. L’attrazione per le reti sociali deriva dalla possibilità di rimanere in contatto con gli amici di sempre (28,7%) e con quelli che si trovano lontano o non si frequentano da molto tempo (23,6%).
Non solo social network, comunque: gli adolescenti usano il web anche per la ricerca di informazioni di interesse personale (81,9% nel 2002, 88,6% nel 2006 e 93,4% nel 2009), seguita dai motivi di studio (50,5% nel 2002, 81,2% nel 2006 e 83,2% nel 2009). Cresce anche la percentuale di chi utilizza Internet per scambiarsi messaggi di posta elettronica (46,4% nel 2002, 52,6% nel 2006 e 58,3% nel 2009) e per chattare (39,5% nel 2002, 48,9% nel 2006 e 79,9% nel 2009), applicazione che ha riscontrato un vero boom (+40,4%).
L’85,8% si collega per guardare video su YouTube, mentre scarica film e musica il 76,1% degli adolescenti.
“I ragazzi – ha affermato il Prof. Ernesto Caffo, Presidente di “S.O.S. Il Telefono Azzurro Onlus” – hanno acquisito potenzialità e competenze inimmaginabili fino a dieci anni fa, come mostrano i dati relativi alla padronanza delle nuove tecnologie, rispetto alle quali i ragazzi sono sempre più esperti ed autonomi, anche nella gestione dei rischi”.
“Alla luce di questi dati e di queste considerazioni – ha concluso – è indispensabile che le istituzioni intervengano tempestivamente con azioni in grado di valorizzare le nuove potenzialità dei ragazzi, stimolandone la partecipazione attiva nella ricerca di soluzioni”.