Italia
Anche gli operatori tlc ‘medi’ – Aemcom, Brennercom, CDLan, Enter, Estracom, Infracom, KPNQwest, MC Link e Unidata – vogliono partecipare al tavolo di confronto che si svolgerà domani 24 giugno presso il ministero dello Sviluppo economico e hanno inviato due lettere, una agli operatori ‘maggiori’, l’altra al viceministro Paolo Romani, per esporre le loro motivazioni.
Al tavolo particeperà anche BT Italia. Lo ha confermato questa mattina l’amministratore delegato Corrado Sciolla, che, nel ringraziare Paolo Romani per l’invito, ha sottolineato che la società “…non farà mancare il suo contributo alla discussione, portando al tavolo le esigenze di comunicazione delle imprese italiane e della Pubblica amministrazione”.
In vista di questo incontro, il sottosegretario Romani ha chiesto agli operatori un “confronto fattivo e concreto”.
Nella lettera inviata a Romani, gli operatori ‘medi’ indicano di aver predisposto, anche loro, una “…joint venture, aperta anche ad altri operatori, per la partecipazione congiunta alla rete di accesso di nuova generazione in fibra ottica”, con la previsione di investire su tale progetto “significative risorse, in linea con i principali operatori del settore ed in proporzione alle quote di mercato detenute”.
Esprimendo “vivo apprezzamento” per il ruolo di coordinamento assunto dal ministero rappresentato da Romani nel processo di realizzazione “efficace e sostenibile” di un’infrastruttura essenziale “non solo per la rimozione del digital divide, ma anche per la creazione di lavoro, valore e ricchezza”, le società sottolineano la necessità di essere coinvolte fin dal principio nel progetto ‘Fibra per l’Italia’, per evitare il rischio di venire esclusi dal mercato delle infrastrutture tlc, “pur disponendo -complessivamente- di reti dorsali in fibra ottica lungo l’intero territorio italiano e reti metropolitane nelle principali città, per diverse migliaia di chilometri, nonché reti di accesso a larga banda di accesso ai clienti finali sia in rame sia wireless”.
Gli operatori chiedono quindi espressamente di essere invitati al tavolo di confronto, che domani riunirà Telecom Italia, Vodafone Italia, Fastweb, Tiscali e Wind e la Cassa Depositi e Prestiti, per discutere della eventuale creazione di una nuova società per la realizzazione della rete di accesso di nuova generazione in fibra ottica, e per una prima disamina dei business plan possibili.
Questo, dicono, “per poter adeguatamente predisporre i nostri piani di impresa e richiedere eventuali ulteriori risorse patrimoniali ed economiche ai nostri azionisti”.
In un’altra lettera, indirizzata agli operatori che parteciperanno al tavolo, oltre che all’Agcom e all’Antitrust, le società sottolineano ancora una volta l’importanza del loro coinvolgimento nel progetto volto a realizzare “…una infrastruttura unica di accesso in fibra ortica di nuova generazione”.
Una richiesta formale di partecipazione non solo “alle decisioni relative all’eventuale creazione di una nuova società, tra i diversi operatori del mercato”, per la realizzazione della NGAN, ma anche alle fasi progettuali dell’iniziativa, così da poter “predisporre gli adeguati piani di impresa”.
Le lettre sono firmate da Gerardo Paloschi (direttore Generale Aemcom), Karl Manfredi (Ad Brennercom), Corrado Del Po (Presidente del CdA CDLan), Ivan Botta (Ad Enter), Dennis D’Amico (Presidente del CdA Estracom), Massimo Lippi (Ad Infracom), Marco Fiorentino (Ad KPNQwest), Paolo Nuti (presidente del CdA MC Link), Renato Brunetti (Presidente del CdA Unidata).