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Eutelia: continuano le proteste dei lavoratori e lo sciopero della fame si estende a 101 Parlamentari del PD

Italia


I capigruppo consiliari del Comune e della provincia di Arezzo, hanno incontrato presso la Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia, una delegazione di lavoratori di Eutelia e i rappresentanti della Rsu, per parlare della difficile situazione che stanno vivendo circa 1.200 dipendenti, quasi tutti altamente qualificati nell’Information technology che, da quando sono stati ‘ceduti’ all’Agile del gruppo Omega, non hanno ricevuto il pagamento degli stipendi e sono ora minacciati dal licenziamento. Il gruppo Omega, tra l’altro, è lo stesso che a luglio 2009 ha acquisito le attività di Phonemedia, colosso dei contact center le cui dodici sedi italiane sono ora quasi del tutto ferme perché i dipendenti non vedono gli stipendi da mesi. Sul caso Eutelia, un’inchiesta è stata aperta a dicembre dalla procura della Repubblica di Milano. 

 

A margine della riunione, oltre ad esprimere piena solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, i capigruppo hanno stilato un documento nel quale chiedono al governo che sia fatto ogni sforzo per evitare il fallimento dell’azienda che comporterebbe la perdita, nel nostro territorio, di eccellenze e professionalità nazionalmente riconosciute. Nel contempo, oltre a rivolgere un secondo appello ai clienti pubblici e privati affinché proseguano il loro rapporto con Eutelia, sottolineano che la doverosa individuazione delle responsabilità penali che hanno portato all’attuale fase di dissesto dell’azienda non deve ricadere sui lavoratori.

Il documento, inoltre, prevede l’attivazione della task force regionale anticrisi, “anche al fine di dare risposte positive per l’attivazione dell’anticipo della cassa integrazione“.  E l’appello al Governo ed alla Regione Toscana dell’apertura di un tavolo negoziale “per dare una risposta positiva a una questione che necessita di una visione su scala più vasta”.

 

Sulla vicenda, interviene anche il leader IDV, Antonio Di Pietro che in una nota scrive: “…a vicenda dell’ex Eutelia non può continuare ad essere ignorata. Occorre un intervento della presidenza del Consiglio che ha il dovere di convocare immediatamente il tavolo per individuare una soluzione alla complessa vertenza. Italia dei Valori – prosegue la nota – è a fianco dei lavoratori e mette a loro disposizione i gruppi provinciali, regionali e parlamentari, nonché il dipartimento Lavoro del partito al fine di sostenere le ragioni della vertenza. Questo esecutivo rispetti gli impegni presi, dichiarando finalmente quale politica industriale nel settore telecomunicazione intende perseguire, in modo da coniugare strategie industriali con la soluzione della vicenda ex Eutelia”.

 

Intanto, per mantenere alta l’attenzione, prosegue lo sciopero della fame ‘a staffetta’ di 101 parlamentari del Pd per sostenere la lotta dei lavoratori a rischio licenziamento e chiedere a palazzo Chigi di riaprire il tavolo sulla vertenza. Nella mattinata, gli stessi si sono ritrovati in piazza Montecitorio dove da settimane staziona un camper di lavoratori che reclamano il loro diritto al lavoro. “Chiediamo a palazzo Chigi di riaprire il confronto”,  ha detto Cesare Damiano, responsabile Lavoro del Pd che nell’occasione ha anche ricevuto una bottiglia d’acqua da Sergio Palermo, l’operaio già in sciopero della fame da settimane, come simbolo del passaggio di consegne dell’astensione al nutrimento.

 

L’esponente del Pd, che ha invitato altri parlamentari sia di opposizione che di maggioranza ad aderire all’iniziativa, ha anche chiesto che per salvaguardare l’occupazione “in un settore strategico come quello dell’information technology, vengano rinnovate all’azienda le commesse che nei mesi sono state via via non rinnovate”, dal Parlamento alla Rai, a Poste Italiane, “con un atto di volontà politica – ha detto Damiano- tante situazioni potrebbero essere riparate. E inoltre – ha proseguito il parlamentare – sarebbe anche il caso che per gestire situazioni così delicate il presidente Berlusconi si decidesse a indicare un nuovo ministro dello Sviluppo”.

Allo sciopero della fame dei parlamentari del Pd“, al quale hanno aderito, tra gli altri, anche Dario Franceschini, Walter Veltroni, Rosy Bindi, Sergio D’Antoni e Paola Concia, “si accompagneranno altre iniziative tra le quali – ha poi concluso Damiano – l’invio di un telegramma al giorno a Berlusconi e Letta, e l’intervento in Parlamento”.

 

Sempre sul versante call center, si terrà a Roma il prossimo 28 giugno, presso la Sala di Vittorio in Cgil Nazionale, l’assemblea dei quadri e dei delegati dei call center in outsourcing. Il terzo appuntamento nazionale per i lavoratori del settore, promosso e organizzato da Slc/Cgil dopo le conferenze nazionali di Torino e Napoli, servirà a individuare i percorsi sindacali per tutelare l’occupazione, per una fiscalità che premi lo sviluppo del settore, per l’applicazione in tutte le aziende delle clausole sociali e contro il ritorno al precariato e gli appalti al massimo ribasso. Dopo la relazione introduttiva di Alessandro Genovesi, segretario nazionale Slc/Cgil che si soffermerà sulle tematica “Contro la crisi e per il rilancio del settore” è prevista una tavola rotonda con il segretario generale del sindacato Emilio Miceli; con il collega della Uilcom-Uil Bruno Di Cola, della Fistel-CISL Vito Vitale e con il presidente Assocontact  Sergio Abramo. Saranno presenti anche il giornalista Guido Iocca e il segretario nazionale Cgil Fabrizio Solari.

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