Italia
Guerra alla ‘cestinatura’ selvaggia. Diventa obbligatoria da oggi l’applicazione del Decreto Semplificazioni (n. 65 dell’8 marzo 2010), meglio noto come decreto ‘uno contro uno’, pensato per regolamentare le procedure di smaltimento e stoccaggio di vecchie apparecchiature elettroniche. Da oggi anche in Italia, chi acquista una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica, sia esso un elettrodomestico, un computer, un telefonino, una videocamera o quant’altro, dovrà consegnare il vecchio apparecchio agli addetti al ritiro, avviando così, quel percorso di riciclo a carico del venditore e stabilito dalla direttiva europea a tutela dell’ambiente. Una sorta di scambio tra vecchio e nuovo dello stesso tipo, caratterizzato dalla gratuità del servizio a domicilio e dall’obbligatorietà, da parte del venditore iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali a prenderselo in carico.
“Questa è una prima vittoria per l’ambiente, per le tasche dei consumatori e per Greenpeace che negli anni ha fatto pressione affinché l’Italia attivasse l’intero sistema di gestione dei rifiuti elettronici, raccolta compresa – spiega Vittoria Polidori responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace – ora ci auguriamo che l’adozione di questo decreto possa finalmente portare al miglioramento delle performance di gestione di questo settore fortemente penalizzato da ritardi ingiustificati“.
Una vittoria, la definisce il più grande movimenti ambientalista del mondo, che appena un anno fa denunciava, con l’inchiesta ‘Hi tox! Un’indagine sulla raccolta dei rifiuti elettronici’, che oltre l’80 per cento dei centri di raccolta monitorati dall’associazione non rispettava i requisiti di legge. “Ora ci aspettiamo di avere delle chiare indicazioni su quale strategia il Ministero voglia attuare per realizzare una valutazione, almeno a campione, dello stato di salute, gestione e operatività dei centri di raccolta dei rifiuti in Italia”.
In vista dell’obbligatorietà del decreto, già nella giornata di ieri l’Anci, l’Associazioni della distribuzione, le associazioni delle imprese di gestione dei servizi ambientali e il Centro di Coordinamento Raee, hanno definito l’accordo sulle modalità operative per il conferimento ai Centri di Raccolta comunali ritirati dai negozianti e provenienti dai nuclei domestici.
Tale accordo consentirà, tra l’altro, l’effettiva applicazione dell’obbligo per i negozianti, di ritirare secondo la modalità “uno contro uno” le apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse consegnate dai consumatori al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.
I dettagli dell’accordo che stabilirà il meccanismo definito sul da farsi e che diventerà operativo nelle prossime settimane, sarà supportato da un apposito sistema informativo messo a punto dal CdC RAEE. Tutti gli elementi di novità, saranno invece ufficializzati in occasione di una conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni nella Capitale
“‘L’accordo è soddisfacente e contribuirà alla gestione dell’uno contro uno’ in modo intelligente, grazie al senso di responsabilità dimostrato da tutte le parti, aziende comprese – ha affermato Filippo Bernocchi, delegato Anci ad Energia e Rifiuti – Rimangono comunque problemi di fondo legati ad una infrastrutturazione insufficiente, dato che ai Comuni, vengono posti in capo nuovi oneri senza però prevedere le necessarie di nuove risorse. Inoltre – prosegue – nei prossimi giorni saremo impegnati con il Ministero dell’Ambiente per sciogliere alcuni importanti nodi interpretativi e applicativi sulle norme, che rischiano di compromettere il buon funzionamento del nuovo sistema“.