Italia
Previsto per oggi, il tavolo di confronto tra operatori telefonici e il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani è slittato al prossimo 24 giugno: Telecom Italia, Vodafone Italia, Fastweb, Tiscali e Wind si riuniranno per discutere la possibilità di creare una società per le infrastrutture di rete che si occuperà della realizzazione di una rete in fibra ottica in grado di portare la banda ultra larga nelle case degli italiani.
Un incontro che si preannuncia ostico, con le parti ferme sulle rispettive posizioni, che sembra non vogliano incrociarsi: Fastweb, Vodafone e Wind hanno presentato il mese scorso il loro piano per la realizzazione di una rete FTTH che dovrebbe coprire 15 città italiane entro i prossimi 5 anni, per poi estendesi – con un investimento complessivo di 8,5 miliardi di euro – al 50% della popolazione.
Gli operatori hanno immediatamente invitato tutti i soggetti pubblici e privati (Cassa depositi e prestiti, banche, investitori finanziari, utilities), gli operatori – Telecom Italia, ma anche BT e Tiscali – il governo e le autorità a partecipare al progetto, così da renderlo sinergico e funzionale allo sviluppo socioeconomico del Paese.
All’appello ha risposto Tiscali, che si è detto pronto a fare la propria parte per contribuire all’infrastrutturazione digitale del Paese, mentre Telecom Italia è rimasta ferma sulle proprie posizioni, con un piano che prevede di raggiungere entro il 2018 il 50% della popolazione italiana con la banda ultralarga in fibra ottica.
L’obiettivo del tavolo di confronto convocato per la prossima settimana, ha spiegato Paolo Romani, è quello di “…chiudere il digital divide entro il 2012 e aprire il percorso che porti la rete NGN nei distretti industriali e al 50% del Paese”.
“Finalmente ci sono le condizioni, le resistenze sono state superate e c’è la possibilità che i grandi operatori facciano la loro parte. Si apre uno straordinario percorso di innovazione dell’Italia”, ha aggiunto Romani, sottolineando che anche la Cassa depositi e prestiti può fare la sua parte in quella che sarà la maggiore infrastruttura realizzata in Italia dopo Autostrade e Ferrovie.