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Ogni mese su Facebook vengono caricati più di 20 milioni di video, la maggior parte condivisi attraverso un telefonino.
Secondo i dati diffusi dal popolare sito di socializzazione, gli utenti, che hanno raggiunto quasi quota mezzo miliardo, guardano circa 2 miliardi di video al mese e condividono 25 miliardi di contenuti. Il mese di aprile, in base ai dati diffusi dalla società di ricerca ComScore, gli internauti di tutto il mondo hanno guardato in totale 30,3 miliardi di video.
“Il traffico video è cresciuto lo scorso anno grazie soprattutto al fatto che sempre più persone utilizzano il cellulare per caricarli sul sito”, ha spiegato Josh Wiseman, engineering manager di Facebook.
Prima dell’esplosione degli smartphone, i video venivano caricati dal computer oppure direttamente attraverso il browser utilizzando una webcam.
A luglio dell’anno scorso, quindi, Facebook ha aggiornato il servizio, permettendo agli utenti di caricare i video inviandoli via email direttamente al sito, mentre ad agosto è stata aggiornata l’applicazione ideata per l’iPhone per consentire di registrare e condividere i video direttamente dal dispositivo.
Cambiamenti che hanno dato vita all’esplosione degli upload mobile.
Anche se il numero di video caricati dai telefonini non ha ancora raggiunto il livello delle fotografie, secondo Wiseman i video mobili continueranno a crescere, spinti dalle sempre maggiore diffusione degli smartphone.
In media, i video visti su YouTube hanno una durata di 4,4 minuti. Sempre secondo ComScore, nel mese di aprile, 14,5 milioni di utenti hanno effettuato l’accesso a una applicazione di social networking mobile. Un dato in crescita del 240%. Seguono, per popolarità, le app di informazione, cresciute del 124% e usate da 9,3 milioni di utenti e dallo sport con 7,7 milioni di utenti (+113%).
La maggior parte degli utenti, comunque, continua a preferire i browser – più che le applicazioni – per accedere ai contenuti internet mobile. Anche in questo, comunque, i social network la fanno da padroni, con 30 milioni di utenti, in crescita del 90% rispetto allo scorso anno.
“Il social networking – ha spiegato Mark Donovan di ComScore – è attualmente l’attività mobile in più forte crescita, con il 20% degli utenti che accede al proprio profilo dallo smartphone. Ci aspettiamo – ha concluso – che sia l’uso dei browser che quello delle applicazioni continuerà a crescere e guiderà il futuro consumo di social media”.
Facebook, intanto, è tornato agli onori delle cronache per due episodi in particolare: ancora una volta è servito alle forze dell’ordine per catturare un ricercato ed è stato suo malgrado al centro di un episodio di bullismo, stavolta però a lieto fine. I Carabinieri hanno arrestato Federico Putortì, 23 anni, dopo essere risaliti al nome della fidanzata grazie a Facebook e averla seguita fino a Genova, dove si trovava il ragazzo, ricercato per il coinvolgimento nel ferimento di un giovane avvenuto il primo giugno in piazza Arnaldo a Brescia.
A marzo, il boss della ndrangheta Pasquale Manfredi era stato anche lui tradito dal profilo sul popolare social network, dove si faceva chiamare Scarface.
Il secondo episodio, invece, riguarda un caso di bullismo – consumatosi anche attraverso Facebook – ma, stavolta, conclusosi con un pentimento.
Protagonista un 15enne di Ostia che, infastidito per alcune confidenze sui suoi rendimenti scolastici fatte a un’amica comune, ha cominciato a perseguitare la vittima sia di persona che su Facebook, fino a spingerla a chiudersi in casa.
I genitori del ragazzo hanno però denunciato l’accaduto ai Carabinieri di Ostia, i quali hanno rintracciato il bullo, che, colpito dagli effetti del suo comportamento sul coetaneo, si è pentito e ha cercato di rimediare invitandolo con i suoi genitori a ‘far pace’ davanti a un hamburger e patatine fritte.