Rai: via libera ai ‘bollini’ anche per la Tv dei ragazzi e alla promozione di modelli femminili e maschili egualitari

di Antonietta Bruno |

Disco rosso invece per l’accesso al servizio pubblico della Croce Rossa per la richiesta di donazioni in occasione di interventi umanitari.

Italia


Tv per ragazzi

Bocciato perché ritenuto troppo costoso l’emendamento appoggiato dal presidente della Commissione per l’infanzia, Alessandra Mussolini, che prevedeva l’inserimento nel contratto della previsione di un secondo tg dei ragazzi, oltre a quello già trasmesso da Raitre, la Commissione di Vigilanza Rai, impegnata proprio in questi giorni nell’esame degli emendamenti inerenti il rinnovo del contratto di servizio tra Viale Mazzini e il Ministero dello Sviluppo economico, fa passare invece la modifica all’art. 12 relativo alle norme sui minori, presentata dal vicepresidente Giorgio Merlo. L’ emendamento in questione, secondo cui  ‘il Centro di Produzione di Torino diventa il distretto produttivo specializzato nell’offerta dedicata al pubblico dei minori’ consiste nella trasmissione del telegiornale regionale sottotitolato e tradotto in lingua dei segni, e dall’indicazione del bollino che indica la possibilità di visione da parte dei bambini anche senza la presenza di adulti.

 

Un risultato importante perché conferma, malgrado il disegno di ridimensionamento del Centro di Produzione perseguito in questi anni dal vertice aziendale, un ruolo di primo piano del centro torinese nella produzione della programmazione dei ragazzi‘. Questo quanto ha affermato, a margine della decisione,  il vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai, Giorgio Merlo che ha poi aggiunto : ‘Con l’approvazione dell’emendamento che ho presentato in Commissione di Vigilanza, il Centro di Produzione di Torino diventa il distretto produttivo specializzato nell’offerta dedicata al pubblico dei minori. E’ un’inversione di rotta significativa che salva, per il momento, decine di posti di lavoro e restituisce al Centro di Produzione di Torino un ruolo decisivo e di protagonismo nel panorama nazionale del servizio pubblico e della sua programmazione‘.

 

Oltre a questi due punti ritenuti fondamentali nel regolamento televisivo a tutela del pubblico più giovane, la modifica presentata dal deputato del Pd piemontese, prevede anche che entro tre mesi dall’entrata in vigore del contratto, la Rai indichi i programmi visibili da adulti e da minori accompagnati come previsto dallo schema del contratto di servizio e quelli visibili dai soli ragazzi.

 

Nella stessa seduta, approvato anche l’emendamento, uno dei tanti proposti dall’Appello Donne e Media di cui key4biz è primario sostenitore, sulla promozione di modelli femminili e maschili egualitari e non stereotipati, mentre è stato bocciato il monitoraggio specifico sui programmi per i minori, anche se il controllo potrebbe essere affidato all’osservatorio sulla dignità della persona.

Nell’ambito delle norme relative alla programmazione per i disabili, è stata inoltre reinserita una norma che nel vecchio contratto prevedeva almeno un’edizione quotidiana di un telegiornale regionale sottotitolato e tradotto nel linguaggio dei segni e al monitoraggio sulla qualità della programmazione per i disabili. Disco verde anche per l’inserimento di una sezione dedicata ai reclami nel portale della Rai, proposto dal capogruppo dell’Udc in Commissione, Roberto Rao.

 

Nulla da fare invece per la proposta che obbligherebbe la Rai, in occasione di interventi umanitari, a consentire l’accesso al servizio pubblico alla Croce Rossa per la richiesta di donazioni.

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