WWDC 10: grande attesa per le novità di Steve Jobs sulla Apple Tv e la piattaforma per pubblicità iAd

di Raffaella Natale |

Da domani su Key4biz i podcast di Dario Melpignano (mobc3) inviato d'eccezione direttamente dal WWDC 10 di San Francisco.

Stati Uniti


Apple tv

Da oggi fino all’11 giugno si terrà al Moscone West di San Francisco la Worldwide Developers Conference 2010 (Wwdc), conferenza annuale di Apple. Il momento più atteso come sempre è il Keynote d’apertura di Steve Jobs, previsto per le ore 10.00 (ore 19.00 in Italia), che terrà davanti a circa 5 mila programmatori per i vari iMac, iPod, iPhone ed iPad, il nuovo tablet di cui sono stati venduti oltre due milioni di esemplari in due mesi.

Se l’attesa è tutta per il nuovo iPhone, non sfugge la grande portata innovativa della Apple Tv, il dispositivo per portare in salotto musica e cinema.

 

Come di consueto Apple mantiene il più stretto riserbo sui nuovi prodotti,  ma le conferenze dedicate agli sviluppatori sono sempre state l’occasione della presentazione di novità, tra cui i nuovi iPhone nelle ultime tre edizioni.

 

A poche ore ormai dall’intervento del numero uno di Apple si moltiplicano le voci, le indiscrezioni e le speculazioni. Sembrano praticamente sicuri l’annuncio del prossimo modello iPhone (iPhone 4G o iPhone HD, questo è da vedere) e, soprattutto, il rilascio della nuova versione del sistema operativo iPhone OS 4.0. Ulteriori voci sono relative a una Apple TV rinnovata, con capacità Full HD e, forse, con possibilità di ricevere contenuti in streaming.

Una piattaforma, insomma, in grado di riprodurre contenuti multimediali e interattivi con risoluzione elevata e con la possibilità di salvare i dati su server remoti.

 

Ridotte ulteriormente le dimensioni del dispositivo, peraltro già abbastanza contenute, la nuova Apple Tv vedrà anche un consistente taglio dei prezzi, con un’offerta al momento stimata a partire da 99 dollari.

 

Le indiscrezioni sulla funzionalità streaming sono spinte dall’acquisto, da parte di Apple, del servizio Lala, cosa che farebbe pensare, appunto, a un’integrazione della funzione di contenuti in streaming sulla piattaforma iTunes.

 

La cosa sarebbe anche, in qualche modo, una risposta al recente annuncio di Google per una Tv che sfrutta il sistema operativo Android. Già presente su diversi modelli di telefoni cellulari, fornisce agli utenti avanzati servizi di ricerca per navigare tra una serie di programmi Tv e siti Internet comodamente seduti dal divano di casa. Il progetto è realizzato in partnership con Intel, Sony, Dish Network, Logitech, Best Buy e Adobe Systems. Le Google Tv saranno costruite da Sony e funzioneranno con un microprocessore Intel. Un telecomando speciale e una tastiera senza fili saranno targati Logitech. Il browser per Internet sarà Chrome, su cui Google punta moltissimo per il futuro.

 

Google vuole espandere le sue attività oltre la vendita di spazi pubblicitari online, che sono ora quasi la totalità del suo fatturato.

Eric Schmidt, l’amministratore delegato di Google, ha spiegato che l’approccio del gruppo è diverso da quello sviluppatosi negli ultimi anni tra Internet e Tv. Google vuole, infatti, creare una piattaforma molto più vasta, consentendo agli utenti di visionare qualsiasi tipo di contenuto Internet sulle tv.

 

Si attendono anche alcune novità sull’iAd un sistema di mobile advertising che consentirà agli sviluppatori dei programmi disponibili nell’App Store – molti dei quali gratuiti o venduti a 99 centesimi – di includere la pubblicità nei loro software. Apple si occuperà della vendita e lascerà agli sviluppatori il 60% dei profitti di ogni ads, tenendo per sé il restante.  

A differenza di quanto accade ora iAd consentirà l’accesso ai contenuti pubblicitari senza lasciare l’applicazione originaria, ma Apple consentirà agli advertiser di piazzare i loro annunci nelle applicazioni anche se queste reindirizzeranno verso un sito esterno.

 

Secondo Jobs, la pubblicità all’interno delle applicazioni – che si sono rivelate la killer application di internet mobile – è molto più efficace dei tradizionali search ads, settore dominato da Google.

“Sui cellulari – ha detto Jobs – le persone passano più tempo sulle applicazioni che effettuando ricerche su internet. L’esperienza è quindi sostanzialmente diversa da quella sul Pc di casa”.  

 

Il mercato della pubblicità mobile è ancora relativamente piccolo (nel 2009 ha rappresentato il 12% dei profitti totali), ma Apple e Google ci credono fermamente.

 

A novembre dello scorso anno, Google ha speso 750 milioni di dollari per acquistare AdMob, uno dei maggiori fornitori di tecnologie per la pubblicità sui cellulari (graphical, display ads) che gestisce una rete di 15 mila siti web mobili attraverso cui gli advertiser possono piazzare i loro annunci.

Apple, da canto suo, ha acquisito a gennaio per 275 milioni di dollari uno dei principali concorrenti di AdMob, Quattro Wireless, che annovera tra i suoi clienti gruppi quali NFL, Ford e Disney, Visa, Mazda e anche il motore di ricerca Bing di Microsoft.

 

iAd non è la sola novità del nuovo sistema operativo iPhone, che arriverà sui nuovi iPhone e iPod touch in estate e in autunno sull’iPad: l’OS4 includerà anche l’atteso multi-tasking, una caratteristica mancante negli iPhone e nell’iPad ma presente nella maggior parte degli altri dispositivi mobili. Si potrà quindi, per esempio, ascoltare la radio e leggere un eBook contemporaneamente, ma anche ricevere chiamate in VoIP anche se il telefono è in stand-by o mentre si sta utilizzando un’altra applicazione.

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