Italia
Apre all’Aquila un nuovo Call Center della 3 Italia. Il primo operatore al mondo a lanciare i servizi UMTS su scala commerciale nel 2003, ha deciso di avviare, proprio nella città italiana colpita dal sisma del 6 aprile del 2009, un servizio di chiamata per dare lavoro a 400 giovani abruzzesi.
Il servizio, a tempo determinato, pensato e attuato in collaborazione con WSC Network, altra società specializzata in servizi di outsourcing, è stato inaugurato alla presenza dell’amministratore delegato di 3, Vincenzo Novari, del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente e del giornalista e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
La nuova struttura, già operativa, si trova in località Boschetto Pile e si estende su una superficie di 1600 metri quadri: A disposizione dei nuovi assunti e del personale di staff, mette a disposizione due sale training, una sala break e oltre 250 postazioni in ambiente “open-space“.
In particolare, in un’ottica di potenziamento delle attività di assistenza alla clientela, 3 Italia affiderà al Call Center dell’Aquila la gestione dei clienti ad alto valore, attuata attraverso un modello organizzativo totalmente innovativo basato su team e gruppi di lavoro responsabilizzati per specifici portafogli-clienti.
Con questa nuova formula, per la prima volta in Europa l’operatore di Call center diventa gestore di clienti. Il nuovo modello organizzativo è stato progettato per massimizzare la qualità dell’assistenza fornita ai clienti e la crescita professionale del personale, in possesso di elevata scolarità e chiamato a sviluppare competenze di tipo imprenditoriale nella gestione del proprio portafoglio-clienti.
“Dopo aver contribuito alla gestione dell’emergenza post-sisma, lavorando con i nostri tecnici al ripristino delle comunicazioni mobili e offrendo traffico telefonico e connettività Internet alla popolazione colpita, dopo aver cooperato alla costruzione di unità abitative a Onna e Bazzano con il contributo dei nostri clienti e dei nostri colleghi che hanno espresso la loro solidarietà donando ore di lavoro – ha sottolineato Vincenzo Novari- oggi diamo avvio ad una terza fase. Quella che forse è anche la più importante. Offrire un’opportunità di lavoro di qualità ai giovani abruzzesi, lontana dalla concezione classica del Call Center, per restituire loro serenità e concrete prospettive per il futuro“.