Unione Europea
“La Digital Agenda, presentata ieri dal Commissario Ue Neelie Kroes, fissa obiettivi per il settore europeo dell’economia digitale molto ambiziosi e condivisibili”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri, sottolineando che “Gli effetti positivi in termini di aumento della produttività garantiti dal settore ICT sono noti e l’Europa non può permettersi ulteriori ritardi, deve fare leva su quei settori che assicureranno nuove opportunità di crescita”.
In particolare, ha spiegato il presidente di Telecom, l’obiettivo di sviluppo delle infrastrutture a banda larga di nuova generazione “è prioritario, perché le infrastrutture sono il requisito essenziale per raggiungere tutti gli altri obiettivi del piano strategico, come lo sviluppo del mercato unico online di contenuti e servizi innovativi a favore dei consumatori”.
“La prima fase di sviluppo del mercato della banda larga – ha commentato Galateri – ha dato buoni segni di crescita. Oggi dobbiamo guardare all’obiettivo del 2020 e dare alle imprese la possibilità di creare nuove infrastrutture e nuovi mercati. La diffusione della larga banda a velocità sempre maggiori per tutti i cittadini europei, obiettivo largamente condiviso anche in sede europea, richiede massicci investimenti di lungo periodo“.
Per Galateri, devono quindi essere create, sia a livello comunitario che a livello nazionale, condizioni tali per cui gli investimenti nelle reti non siano ostacolati da eccessivi obblighi regolamentari, che non tengano conto dell’effettivo grado di sviluppo del mercato.
“Ci auguriamo – ha concluso – che gli obiettivi dell’Agenda digitale siano accompagnati da scelte di policy lungimiranti, come è avvenuto in altri Paesi. Se per le nuove reti in fibra ottica si dovesse replicare l’intero insieme di vincoli previsti per aprire il mercato alla concorrenza sulle reti tradizionali in rame, l’Europa rischierebbe di non proiettarsi verso il futuro, ma di ritornare al passato con un rischio enorme di perdita di competitività su scala mondiale”.
Soddisfazione per i contenuti dell’Agenda digitale anche da parte del direttore dell’Etno (European Telecommunications Network Operators’ Association), Michael Bartholomew, che ha sottolineato come gli impegni presi dalla Ue consentiranno di rispettare gli obiettivi fissati per il 2020 in termini di crescita economica e nuovi posti di lavoro.
In particolare, per l’Etno è importante che Bruxelles abbia voluto ribadire la necessità di accelerare lo sviluppo degli accessi a banda larga – fissi e wireless – veloci e ultraveloci e rafforzare gli incentivi agli investimenti privati.
L’Agenda digitale spinge anche verso un approccio normativo più mirato per le reti NGN che consideri pure gli elevati rischi di investimento e la concorrenza in aree geografiche diverse.
Importante, per l’Etno, che l’Agenda parli altresì degli ostacoli che impediscono la costituzione di un mercato unico per i contenuti online. Ma soprattutto che si vada verso un sistema più semplice e veloce per il sistema di assegnazione delle licenze riguardanti i contenuti, specie quelli legali, che rappresenta il miglior modo per combattere il file-sharing illegale.
Altrettanto fondamentale che l’Agenda digitale rafforzi il mercato unico dei servizi di tlc, a vantaggio dei consumatori europei e per migliorare il mercato al dettaglio e il roaming internazionale.
L’Agenda indica sette aree prioritarie d’azione: la creazione di un mercato unico del digitale, una più estesa interoperabilità, una maggiore fiducia in internet e nella sua sicurezza, un accesso molto più veloce ad internet, investimenti più consistenti nel settore ricerca e sviluppo, un miglioramento dell’alfabetizzazione e dell’inclusione digitali, l’uso delle tecnologie Ict per sostenere le sfide che la società si trova ad affrontare come il cambiamento climatico e l’invecchiamento demografico.
Tra i benefici ottenibili, anche una maggior facilità per i pagamenti online e la fatturazione elettronica, nonché l’introduzione in tempi brevi della telemedicina e di sistemi d’illuminazione a elevata efficienza energetica. In queste sette aree d’azione, l’Agenda del digitale prevede 100 interventi di follow-up; di questi, 31 dovrebbero essere di carattere legislativo. L’Agenda digitale costituisce la prima delle sette iniziative faro della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Neelie Kroes ha precisato: “Dobbiamo porre gli interessi dei cittadini e delle aziende europee al centro della rivoluzione digitale, in modo da sfruttare appieno il potenziale dell’Ict per la creazione di nuovi posti di lavoro, la sostenibilità e l’inclusione sociale“.
“L’ambiziosa strategia che viene presentata oggi indica chiaramente le aree sulle quali è necessario concentrare i nostri sforzi nei prossimi anni. Per portare a pieno frutto il potenziale del futuro digitale europeo dobbiamo ottenere un totale sostegno da parte degli Stati membri, del settore dell’Ict e di tutte le componenti economiche vitali.”.