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Non decolla il download di musica dal cellulare: meno del 2% degli utenti mobili negli Stati Uniti e in Europa occidentale hanno scaricato musica attraverso il telefonino nel corso dei primi tre mesi del 2010.
Lo rivela uno studio ComScore, che sottolinea la difficoltà dei player del settore di detronizzare Apple e il suo iTunes dalla vetta del mercato del download legale di musica online.
Anche se il 24% degli intervistati ha affermato di aver ascoltato musica sul telefonino, la maggior parte l’ha trasferita sul dispositivo dal computer.
Lo studio di ComScore si basa su interviste a utenti con più di 13 anni di Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti.
La ricerca rivela, dunque, che il download di musica fatica a trovare un posto nelle abitudini consolidate degli utenti mobili, che pure utilizzano massicciamente il cellulare per inviare e ricevere SMS (82%), per accedere alle applicazioni (35%) e per navigare su internet (25%).
Eppure, la gran parte dei player del settore hanno tentato di ritagliarsi uno spazio nel mercato della musica mobile, a cominciare da Nokia che nel 2008 ha lanciato il servizio di downloading Comes With Music, che offre per un anno accesso gratuito a un ampio catalogo di brani delle 4 maggiori etichette (Warner, Universal, EMI e Sony Music) e di molte etichette indipendenti ed è già operativo in 30 mercati.
Il prezzo dei telefonini che supportano il servizio parte da 140 euro. A carico dell’utente resta il costo del traffico dati praticato dall’operatore.
Il gruppo finlandese non ha fornito cifre ufficiali sul livello di adozione del servizio, ma secondo la società Music Ally, i numeri sono decisamente esigui: a ottobre 2009, quindi a un anno dal lancio, il totale mondiale era di circa 107.000 utenti in nove degli undici paesi in cui il servizio era disponibile.
Nello stesso arco di tempo, il servizio Spotify – che offre download in cambio di pubblicità – ha conquistato circa 7 milioni di utenti, di cui 250.000 a pagamento (per chi non vuole gli spot).