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Nel primo trimestre 2010, le vendite di cellulari sono cresciute del 17% a 314,7 milioni di unità, mentre quelle di smartphone hanno registrato nello stesso periodo un incremento del 48,7% a 54,3 milioni di unità. Lo rende noto uno studio Gartner, secondo cui i dispositivi ‘intelligenti’ rappresentano ora il 17,3% di tutti i cellulari venduti, contro il 13,6% del primo trimestre 2009.
La maggiore novità del trimestre, come già evidenziato da altre analisi, riguarda l’ingresso di RIM, player concentrato esclusivamente sulla produzione di smartphone, nella top five dei produttori. Apple, intanto, ha visto aumentare la sua quota di mercato di 1,2 punti percentuali, confermando il trend che ha visto premiati i vendor che gestiscono un insieme integrato di sistema operativo, hardware e servizi.
RIM, al 4° posto della classifica, ha venduto 10,5 milioni di dispositivi, segnando una crescita del 45,9%.
Continua, sottolinea Gartner, il successo di Android, soprattutto negli Stati Uniti, dove le vendite di smartphone basati sul sistema operativo Google sono cresciute del 707% rispetto allo scorso anno.
La società di ricerca sottolinea quindi come la vendita di prodotti cosiddetti ‘white-box‘ (dispositivi da rimarchiare e vendere sotto altro nome) in alcune regioni emergenti quali l’India abbia contribuito all’aumento delle vendite di cellulari. Gartner ritiene che il successo di questi prodotti continuerà anche quest’anno e contribuirà a dare nuovi ‘scossoni’ alla classifica mondiale dei costruttori di telefonini.
Nel primo trimestre di quest’anno, ad esempio, il produttore G-Five di Hong Kong ha fatto il suo debutto nella top ten, al nono posto, conquistando – con 4,3 milioni di dispositivi venduti – una quota di mercato dell’1,4%.
L’ascesa di questi produttori ‘a scatola bianca’, ha spiegato l’analista Gartner Carolina Milanesi, “…sta avendo un profondo effetto sulla porzione di mercato totale dei primi 5 vendor, passata dal 73,3% dello scorso anno al 70,7%”.
Nokia resta salda in testa alla classifica dei produttori, con 110 milioni di cellulari venduti, in calo dell’1,2% sullo scorso anno. L’attesa è tutta per il lancio dei dispositivi basati su MeeGo (che unisce le piattaforme mobili Nokia e Intel) e di altri prodotti di fascia alta, che non arriveranno in portfolio che alla fine del terzo trimestre, quindi per le feste di Natale. Il gruppo finlandese continua a soffrire molto la pressione della concorrenza di HTC, RIM e Samsung, che si riflette nel calo del prezzo medio di vendita dei dispositivi (quello dei cellulari è stato portato da 44 a 39 euro in un anno e quello degli smartphone è sceso da 190 a 155 euro) e ha appena annunciato una riorganizzazione che dovrebbe aiutare a rispondere più tempestivamente alle richieste del mercato.
Anche sul versante dei sistemi operativi, il Symbian di Nokia resta in prima posizione, ma passa dal 48,8% al 44,3%. I grandi vincitori del trimestre sono, infatti, Android e Apple, gli unici due vendor a vedere crescere la propria market share: il primo passa da una quota di mercato dell’1,6% al 9,6% ed è presente in 5,21 miliardi di dispositivi, mentre l’iPhone OS passa dal 10,5% al 15,4% con 8,3 milioni di unità.
Le vendite di Samsung hanno segnato un +26,3% su base annua, a 64,9 milioni di dispositivi, per una quota di mercato cresciuta dell’1,5%. Al contrario, Sony Ericsson, pur riuscendo a restare nella top five, ha registrato un calo delle vendite del 2,3% a 9,8 milioni di dispositivi. Ancora in difficoltà anche Motorola, che passa dal 6,2% di market share al primo trimestre 2009 al 3,0%, con 9,5 milioni di dispositivi venduti.
Al settimo posto si piazza Apple, che fa segnare un incremento delle vendite del 112,2%.
“Il secondo trimestre sarà molto importante per Apple, che presenterà il nuovo iPhone a giugno durante la Worldwide Developer Conference. Il nuovo dispositivo – ha affermato la Milanesi – sarà il primo a montare la nuova versione del sistema operativo iPhone OS, che include miglioramenti per sviluppatori e utenti, come il multitasking”.
Per competere in un ambiente così affollato, Gartner suggerisce ai produttori di procedere verso l’integrazione di hardware, interfacce utenti, servizi cloud e di social networking in grado di attrarre gli utenti. “Non basta aggiungere una tastiera qwerty per soddisfare a domanda di innovazione e adattarsi alle abitudini di comunicazione degli utenti”, ha concluso l’analista Roberta Cozza.