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Brasile: rispedita al mittente nuova offerta di Telefonica su Vivo. Per Portugal Telecom 5,7 mld di euro non sono ancora abbastanza

Brasile


Rimandata di nuovo al mittente l’offerta da 5,7 miliardi di dollari presentata da Telefonica a Portugal Telecom per rilevare la quota di quest’ultimo nella joint venture Brasilcel che controlla il 60% di Vivo, il maggiore operatore mobile brasiliano.

Telefonica aveva presentato un’offerta vincolante non condizionata, che prevedeva anche il lancio di una ulteriore offerta di acquisto per una quota addizionale del 3,8% di Vivo per altri 600 milioni euro, ma il cda di Portugal Telecom ha bocciato la proposta del rivale-partner spagnolo, sottolineando in una nota che Vivo rappresenta un asset core per la società, la cui vendita pregiudicherebbe “le prospettive di crescita di lungo periodo” della società.

 

Gli analisti hanno giudicato tuttavia troppo alta l’offerta di Telefonica, in quanto le sinergie che scaturirebbero dalla fusione non giustificherebbero l’esborso di una cifra così alta. A beneficiarne – come conferma anche il rialzo del titolo in Borsa – sarebbe soprattutto Portugal Telecom.

 

L’ambizione di Telefonica è quella di unire il business mobile a quello fisso: in Brasile il gruppo di Cesar Alierta controlla l’operatore di rete fissa Telesp, le cui attività hanno subito un forte rallentamento a causa della serrata concorrenza.

La società ha una capitalizzazione di mercato di circa 9,4 miliardi di dollari, ma le entrate sono diminuite del 16% negli ultimi tre mesi dello scorso anno.

 

Già in passato telefonica aveva provato a prendere il controllo di Vivo, ma Portugal Telecom non sembra disposto a cedere: nel 2007, la società portoghese ha rifiutato un’offerta da oltre 3 miliardi di euro da parte di Telefonica.

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