Unione Europea
La biblioteca online dell’UE, che è anche museo e archivio, ha bisogno di maggiori contenuti provenienti dagli Stati membri e di maggiori finanziamenti da parte del bilancio dell’UE.
E’ quanto affermano gli eurodeputati, ricordando che la risoluzione, adottata dal Parlamento mercoledì, sottolinea che l’accesso al materiale del portale, disponibile senza ricorso al download, dovrebbe essere gratuito, sempre nel rispetto dei diritti d’autore.
Europeana, online dal novembre 2008, contiene al momento circa 7 milioni di opere digitalizzate, tra cui libri, mappe, filmati e fotografie. Quasi la metà dei contributi (il 47%) provengono dalla Francia; altri importanti contributi sono della Germania (16%), dell’Olanda (8%), e del Regno Unito (8%). Nel 2011, Europeana.eu sarà a disposizione in più lingue, includendo anche funzionalità semantiche web. L’ufficio di Europeana ha sede nella Biblioteca Reale olandese a L’Aia.
I deputati hanno anche chiarito che Europeana dovrà rispettare pienamente i diritti di proprietà intellettuale. Secondo la risoluzione, “l’accesso ai documenti dal portale Europeana e la visualizzazione dei documenti senza necessità di scaricarli, deve essere gratuito sia per privati, che per le istituzioni pubbliche“, e le eventuali spese per i download e per la stampa di materiali protetti da diritti d’autore “dovrebbero essere socialmente accettabili“. I deputati rilevano inoltre che “il portale deve tener conto delle esigenze dei disabili”.
Secondo il Parlamento, Europeana dovrebbe essere in grado di offrire la protezione dei diritti d’autore anche ai libri fuori produzione e alle opere anonime (i cui autori non possono essere identificati), ad esempio attraverso licenze collettive. I deputati “approvano l’intenzione della Commissione di istituire un semplice ed efficiente sistema per la gestione dei diritti di protezione (di autorizzazione)” lavorando in stretta collaborazione con tutte le parti interessate. Essi chiedono inoltre alla Commissione di presentare una proposta legislativa in materia di digitalizzazione, conservazione e diffusione delle opere anonime, nonché di svilupparne un proprio database.
Gli europarlamentari sostengono l’obiettivo di disporre di 10 milioni di opere digitalizzate all’interno di Europeana già dal prossimo giugno e auspicano di accumularne almeno 15 milioni entro il 2015. Inoltre sollecitano i governi e le istituzioni culturali ad accelerare il processo di digitalizzazione e di fornire più file, in particolare materiale audiovisivo, e “a riservare particolare attenzione alle opere che si deteriorano facilmente”. La risoluzione invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a fare di Europeana “uno dei principali punti di riferimento per l´istruzione e ricerca”.
Pur incoraggiando i partenariati fra enti pubblici e privati, i deputati ritengono che nelle prossime prospettive finanziarie dell’UE per il periodo post 2013, una parte sostanziale dei costi di digitalizzazione dovrebbe essere assicurata da una linea di bilancio dedicata.