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3D: presentata in Olanda la prima telecamera 3D prodotta in Trentino

Italia


Nasce in Trentino la telecamera digitale 3D sviluppata dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler (Fbk di Trento). Realtà virtuale, sicurezza e controllo, monitoraggio di case protette per anziani, videogiochi. Sono solo alcune delle possibili applicazioni del prototipo, coperto da brevetto, che verrà presentato per la prima volta oggi a Eindhoven (Olanda), in occasione del convegno scientifico sul progetto europeo Netcarity.

 

Realizzata da David Stoppa e dai colleghi dell’Unità di Ricerca Soi (Sensori Ottici Integrati) della Fondazione Bruno Kessler, la nuova tecnologia assicura anche un primato alla ricerca italiana: la dimensione fisica della cella che cattura la luce sul sensore della telecamera ha il pixel più piccolo esistente tuttora al mondo in questo campo (dieci milionesimi di metro, circa un decimo dello spessore di un capello) e ciò permette al prototipo di ottenere immagini con la massima quantità di dettagli possibile.

 

Come informa una nota, i ricercatori dell’Unità Soi, guidata da Lorenzo Gonzo della Fbk, hanno sviluppato il prototipo con il supporto finanziario dell’Unione europea nell’ambito del progetto Netcarity, dedicato al miglioramento della vita domestica attraverso le nuove tecnologie. Mentre le telecamere digitali disponibili sul mercato forniscono solamente una proiezione a due dimensioni della scena da riprendere, la nuova telecamera Fbk riesce a recuperare anche la terza dimensione.

 

Il dispositivo illumina la scena con degli impulsi di luce laser ultra-corti (dell’ordine di pochi miliardesimi di secondo) che “colpiscono” i vari oggetti da riprendere e tornano nuovamente al punto di partenza. A questo punto gli impulsi laser vengono rilevati da un sofisticato micro-sensore detto “Cmos” (Complementary Metal Oxide Semiconductor), in grado di determinare la distanza dei vari oggetti, ossia la terza dimensione.

 

Con questa telecamera è, quindi, possibile avvicinarsi alla visione stereoscopica di cui è dotato l’essere umano, che ha una percezione tridimensionale degli oggetti nel campo visivo.

I ricercatori FBK sono fra i primi al mondo ad avere realizzato un sensore di questo tipo con tecnologia CMOS standard, la stessa impiegata per fare i microprocessori e la maggior parte dei componenti elettronici e che permette tra l’altro di ottenere una diminuzione dei costi di produzione. (r.n.)

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