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Facebook e Twitter, i più noti social network del mondo, stanno determinando le sorti anche delle elezioni presidenziali della Colombia che si terranno il prossimo 30 maggio. Grazie a queste reti sociali, infatti, il controverso candidato dei Verdi, Antanas Mockus, è dato tra i favoriti dai sondaggi.
Lo stratega della campagna mediatica dell’ex sindaco di Bogotà è Luis Sarmiento che con soddisfazione ha sottolineato che il sito di Mockus è tra i venti siti politici più visitati del mondo.
Stando alle statistiche di Facebook, disponibili sul sito Facebakers.com, si piazza al nono posto, dietro l’americano John McCain.
“E’ uno strumento efficace, gratuito e immediato che consente ai gruppi di organizzare azioni di sostegno. Grazie alla rete – ha detto ancora Sarmiento – siamo presenti anche nella città più lontane”.
La “connettività cara” a Nicholas Negroponte, presidente del MIT Media Lab venuto nel 2008 a distribuire computer nelle zone precedentemente coinvolte nelle azioni belliche delle Farc, ha anche consentito di restare collegati anche con le comunità più limitrofe.
Questo tipo di azione mediatica ha permesso di non spendere un soldo per la campagna elettorale di Mockus perché sono gli stessi sostenitori che si fanno carico di stampare volantini, attaccare manifesti…
Sandra Rodriguez, che si occupa delle relazioni con la stampa, ha parlato dei social network come dei media adatti a questo candidato che non ha strutture politiche nelle varie regioni.
Il website di Mockus conta già più di 470.000 aderenti e i suoi sostenitori assicurano che ci sono diversi milioni di utenti a seguirlo su internet.
Gli avversari stanno cercando di minimizzare l’impatto del fenomeno, sostenendo che si tratta solo di una moda mediatica che non avrà alcuna conseguenza dentro le urne.
In Colombia la penetrazione internet è del 39% contro il 78% degli Stati Uniti. Questo dato ha spinto l’esperto Andrés Cavelier, direttore di FastrackMedia, istituto di consulenza sulla gestione dei social network con sede a Washington, che questi media non saranno determinanti per la scelta del prossimo presidente.
La campagna presidenziale del 2010 ha , tuttavia, dimostrato il ruolo di internet nel Paese che si piazza al terzo posto dopo Spagna e Argentina nella classifica degli utenti ispanici di Facebook.
Twitter ha avuto successo soprattutto perché è stata una fonte preziosa per i media tradizionali durante le operazioni di liberazione di Pablo Emilio Moncayo, ostaggio delle Farc (Forze armate rivoluzione della Colombia).
Per Antanas Mockus, in ogni caso, il web ha stravolto la politica colombiana, aiutandolo a passare, nei sondaggi sulle preferenze di voto, dal 9% di marzo al 30% in meno di un mese.
Secondo l’ultima inchiesta pubblicata da CM&, Mockus raccoglierebbe il 39% dei consensi contro il 34% di Juan Manuel Santos.