Italia
L’Autorità antitrust ha comminato una multa di 80 mila euro a Telecom Italia per la natura ingannevole dei messaggi pubblicitari volti a promuovere l’offerta ‘Tim Carta Vacanze’ e trasmessi sulle principali emittenti televisive nazionali, nel periodo giugno – luglio 2009.
Sulla base delle segnalazioni giunte all’autorità da parte dell’associazione Movimento Consumatori e da alcuni consumatori, l’Agcm ha potuto constatare la violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo in quanto “…l’inadeguatezza delle modalità utilizzate per fornire informazioni rilevanti ed essenziali in merito alle effettive caratteristiche dell’offerta e alle relative condizioni e limitazioni, risulta, nel complesso, suscettibile di indurre il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso”, sottolinea il Garante nel suo ultimo bollettino.
Le caratteristiche dell’offerta, nonostante l’enfatica promessa recitata nello spot – “con Tim Carta Vacanze chiamo e mando sms a solo 1 cent. verso tutti… ma proprio tutti tutti!” – sono considerevolmente differenti dalle effettive condizioni applicate.
Contrariamente al contenuto del messaggio promozionale, l’offerta non consente di chiamare tutti (ma proprio tutti) alla tariffa pubblicizzata: per le comunicazioni verso numerazioni fisse e di altri operatori mobili l’opzione tariffaria è, infatti, applicabile solo entro il limite massimo di 60 minuti e di 100 SMS.
Lo spot, dunque, non informerebbe adeguatamente i consumatori “dell’esistenza di condizioni e rilevanti limitazioni dell’offerta pubblicizzata, quali, ad esempio, le soglie per gli SMS e le chiamate verso numerazioni fisse e di altri operatori, lo scatto alla risposta, il costo di attivazione e la durata dell’offerta tariffaria”.
Un secondo profilo di scorrettezza riguarda l’incoerenza tra l’economicità della tariffa pubblicizzata (“chiamo e mando sms a solo 1 cent.”) e la contestuale precisazione – fornita con minore evidenza grafica rispetto al claim principale e senza alcun supporto vocale – dell’esistenza di un costo di 12 euro di attivazione della carta vacanze, del quale il consumatore viene informato solo mediante una dicitura che compare nello spot con caratteri ancor più ridotti e per pochissimi secondi.
Anche secondo l’Agcom, “…l’utente non è posto nelle condizioni di poter valutare appieno la reale portata delle prestazioni pubblicizzate nel messaggio, e conseguentemente di avanzare delle valutazioni in termini di convenienza economica dell’offerta stessa”.
Il consumatore medio, spiega Agcom, non è informato adeguatamente sulle reali condizioni dell’offerta anche “prestando particolare attenzione alle specifiche presenti nello spot”.