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Le vendite di smartphone hanno trainato la crescita del mercato mobile globale nel primo trimestre del 2010: sono stati 294 milioni i telefonini venduti, un incremento del 21,7% rispetto allo stesso periodo del 2009, quando le unità vendute erano 242,4 milioni e il mercato faceva registrare un calo del 16,6% rispetto all’anno prima.
Il grande successo degli smartphone è anche valso a Research In Motion (RIM) l’ingresso nella top five dei produttori al posto di Motorola, che pure, grazie proprio al successo dei dispostivi intelligenti, nel primo trimestre è tornata in utile, segnando un risultato netto di 69 milioni dollari, o 3 centesimi per azione, rispetto a una perdita di 231 milioni dollari, o 10 centesimi per azione, dello stesso periodo di un anno fa.
Nei primi tre mesi di quest’anno, RIM ha consegnato 10,6 milioni di smartphone, contro gli 8,5 milioni totali di Motorola, e ha scavalcato Sony Ericsson, piazzandosi al quarto posto mondiale.
Anche negli Usa, Motorola è stata scavalcata da Apple, che nel trimestre ha consegnato 8,8 milioni di smartphone.
Sono dunque lontani i fasti di appena 4 anni fa, quando trainata dal successo del Razr Motorola aveva venduto 46,1 milioni di telefoni in tre mesi ed era il secondo vendor a livello mondiale: da allora, la società statunitense ha cominciato a perdere terreno proprio per non aver intuito in tempo l’importanza di cominciare a sviluppare modelli multifunzione e ‘smart’, verso i quali tutto il resto dell’industria stava iniziando a orientarsi.
“L’ingresso di RIM nella top five rende ancor più evidente come sia il successo crescente degli smartphone a guidare la ripresa del mercato mobile mondiale”, ha commentato l’analista IDC Kevin Restivo, sottolineando che è anche “la prima volta dal 2005, quando Sony Ericsson subentrò a BenQ Siemens, che un produttore scivola dalla quinta posizione”.
Al primo posto della top five resta salda Nokia, che fa segnare un +16% rispetto allo scorso anno, con 107,8 milioni di telefonini. In netto calo, però, il prezzo medio di vendita dei device intelligenti, passato da 186 a 155 euro. Samsung, al secondo posto, mette a segno il 12esimo trimestre consecutivo di incremento dei volumi di vendita: 64,3 milioni i telefonini consegnati, in crescita del 21,8% rispetto all’anno scorso. Al terzo posto si conferma LG con consegne pari 27,1 milioni di unità, in crescita del 9,2%. Il gruppo, secondo gli analisti, ha segnato ottime performance nei mercati emergenti, grazie a dispositivi ricchi di funzioni e a costo contenuto, ma la mancanza di un buon portfolio smartphone lo rende vulnerabile, soprattutto sul mercato statunitense. in programma per quest’anno, comunque, il lancio di diversi nuovi modelli basati su Android, Windows Mobile 6.5 e Windows Phone 7.
Al quinto posto, dopo RIM, si piazza Sony Ericsson, con 10,5 milioni di cellulari consegnati, in aumento del 3,6% rispetto allo scorso anno. In calo del 12%, tuttavia, il prezzo medio di vendita dei cellulari, anche se il gruppo spera di recuperare margini con il lancio di tre nuovi dispositivi convergenti – Vivaz pro, Xperia X10 mini e Xperia X10 mini pro – nel secondo trimestre.
Gli analisti di IDC considerano un ottimo segnale il fatto che il mercato abbia segnato una crescita a due cifre in un periodo post-festivo, soprattutto considerando il fatto che gli smartphone garantiscono maggiori margini di profitto per i produttori che quest’anno, presi dall’enfasi, hanno cominciato a lanciare i nuovi modelli già dal primo trimestre.
Per l’anno in corso, IDC prevede che la ripresa continuerà, ma non ai tassi di crescita registrati in questo trimestre, che si riferiscono, comunque, a uno dei peggiori trimestri della storia dell’industria mobile (il primo trimestre del 2009). Secondo Restivo, il mercato crescerà dell’11%.