Rai. Le ultime novità tecnologiche. Mauro Masi: ‘Il prossimo triennio cruciale, investiremo nell’open internet Tv e nell’altissima definizione’

di Raffaella Natale |

Da oggi parte 'La Radio in Tasca', dirette e podcast di RadioRai su iPhone.

Italia


Sede Rai

E la Rai presenta finalmente i propri assi nella manica, quelli che permetteranno di vincere la sfida dell’innovazione tecnologica e di lanciare un servizio pubblico adeguato ai nuovi tempi.

Alta definizione e 3D sono sicuramente le nuove scommesse per i broadcaster e il presidente Paolo Garimberti e il direttore generale Mauro Masi sembrano averlo capito appieno.

La tv digitale anche ad altissima definizione e tridimensionale, quella a banda larga via internet, la radio digitale, i nuovi telecomandi che riconoscono la voce o i gesti dell’utente potranno presto essere disponibili anche per i telespettatori Rai.  

 

Da oggi poi è disponibile sull’iPhone ‘Radio Rai‘, applicazione che consente di ascoltare in streaming sul telefonino di Apple tutti i canali radio della Rai, compresi Radio1, Radio2, Radio3, Isoradio, Gr Parlamento, Filodiffusione e Programmi per l’estero. Dall’applicazione è anche possibile consultare i palinsesti, vedere i contenuti multimediali legati alle trasmissioni, come immagini e video, abbonarsi ai podcast e, volendo, ascoltare una preview delle canzoni nelle playlist delle tre emittenti pubbliche, con la possibilità di acquistare direttamente da iTunes il brano che interessa.
L’applicazione iPhone che permette a tutti i possessori dello smartphone commercializzato da Apple di ascoltare e interagire con i programmi di RadioRai è’ un’ iniziativa RadioRai in collaborazione con Rai Trade, presentata oggi dal direttore di RadioRai Bruno Socillo e dall’amministratore delegato di Rai Trade Carlo Nardello. L’applicazione, denominata Tutta la radio in tasca, è disponibile gratuitamente.
  

L’azienda lavora da tempo a nuove tecnologie e al tema dell’innovazione tecnologica ha dedicato ieri pomeriggio, nella sede di viale Mazzini, una tavola rotonda sulle maggiori novità che ci prepara la tv del futuro: dall’Open internet Tv, il televisore connesso alla banda larga, alla Voice Broadband Tv che consente l’accesso a nuovi contenuti e a servizi interattivi della tv e di internet, anche attraverso un comando vocale; dallo standard 4k, la televisione in altissima definizione, ai primi programmi in stereoscopia 3D.

  

Tali servizi sono stati sviluppati anche in base ad accordi con altri broadcaster quali la britannica BBC e la giapponese NHK e con primarie aziende italiane e straniere come Telecom Italia, Microsoft Italia e Finmeccanica.

  

L’incontro si è aperto con i saluti di Garimberti, che ha sottolineato come ‘nella natura del servizio pubblico è connaturato un ruolo trainante nell’innovazione tecnologica del Sistema Paese: dobbiamo fare per l’alfabetizzazione digitale quello che la tv pubblica fece ai suoi albori per l’unificazione del linguaggio nazionale’.

‘L’innovazione – ha detto – è un elemento fondamentale per restare sul mercato. E’ nostro preciso dovere come servizio pubblico essere all’avanguardia nelle nuove tecnologie’, ha aggiunto il presidente che ha trasferito alla platea dell’incontro i complimenti inviati all’azienda dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta.

Garimberti ha ricordato la centralità degli investimenti in tecnologie ‘per rendere il nostro lavoro più competitivo’ e ha reiterato il suo appello alle forze politiche perché mettano fine alla ‘fortissima evasione del canone’.

 

Per il direttore Masi, ‘i risultati dimostrano che la Rai è servizio pubblico in grado di fare da apripista e di stare nel mercato’. Masi ha evidenziato come le tre principali piattaforme digitali – terrestre, satellite ed internet – aprano per la Rai ‘nuove opportunità in termini economici ed editoriali’.

E ha spiegato che i nuovi standard e le nuove tecnologie che la Rai contribuisce a sviluppare ed a far affermare ‘costituiscono l’innesco di un processo ampio e positivo per lo sviluppo del sistema delle imprese: i prodotti innovativi rimarrebbero sugli scaffali della catena di distribuzione se la Rai non ne rendesse manifesta l’utilità al pubblico offrendo nuovi servizi”.

 

Il prossimo triennio, ha azzardato il Dg, ‘sarà cruciale per le aziende radiotelevisive per l’introduzione di nuovi servizi e tecnologie: il piano di sviluppo degli investimenti tecnologici Rai si caratterizza per l’impegno sulla diffusione digitale terrestre e satellitare, per l’avvio dell’Open internet Tv, per il lancio dell’offerta tv in Alta definizione, per la graduale evoluzione della infrastrutture’.

 

Nella tavola rotonda poi, introdotta dal direttore delle Strategie Tecnologiche della Rai Luigi Rocchi, sono state illustrate le ultime novità con gli interventi, tra gli altri, del direttore New Technologies dell’emittente pubblica NHK, Keiichi Kubota, l’amministratore delegato di Microsoft Italia, Pietro Scott Jovane, e il delegato Servizi e Tecnologie di Confindustria, Alberto Tripi.

 

L’incontro si è chiuso con alcune dimostrazioni pratiche relative alle nuove tecnologie da parte di Alberto Morello, direttore del Centro Ricerche Rai, davanti ad un parterre d’eccezione. Nell’affollata platea di addetti ai lavori sedevano infatti anche l’ex direttore generale della Rai Biagio Agnes, l’ex presidente Enrico Manca e il capogruppo del Pdl al Senato ed ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri.

Nell’incontro di oggi è stato presentato in anteprima anche il volume “2010: Pensare digitale” che riassume le principali attività sviluppate dalla Direzione Strategie Tecnologiche e dal Centro Ricerche di Torino.

 

Arrivano intanto anche gli ultimi dati di Tivù Sat, la piattaforma satellitare di Rai, Mediaset e TI Media, destinata a coprire le zone d’ombra del digitale terrestre.

Il presidente Luca Balestrieri ha dichiarato che circa 250 mila famiglie hanno scelto l’offerta Tivù Sat e “puntiamo a fine anno ad arrivare al doppio”.

Balestrieri ha spiegato che 250 mila è il dato effettivo, non contando ad esempio le doppie tessere che a volte sono presenti in una sola famiglia.

La diffusione dell’offerta “è avvenuta un po’ in tutta Italia, con punte nelle zone dove c’è stato lo switch-off dall’analogico al digitale terrestre. Al momento si attivano in media 1.500 carte al giorno“.

Il bilancio, ha concluso Balestrieri, è “positivo, i dati sono soddisfacenti“.

Al momento, per avere accesso all’offerta Tivù Sat, bisogna munirsi di un decoder diverso da quello di Sky Italia, anche se Balestrieri ha ricordato di essere “favorevole” a un unico decoder.

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