Italia
Prende il via oggi il servizio di posta elettronica certificata: uno strumento che promette di rivoluzionare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, consentendo di inviare e ricevere via email messaggi di testo e allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento.
La messa a regime del sistema PEC produrrà notevoli vantaggi sia ai cittadini che alle pubbliche amministrazioni e all’ambiente, dal momento che eviterà ai primi non solo lunghe file agli sportelli, ma anche di risparmiare sui costi di spedizione della raccomandata, e permetterà di limitare le copie dei documenti, scongiurando sprechi di carta.
Per le amministrazioni locali, quindi, i vantaggi sono evidenti perché la Pec consentirà di dialogare direttamente con i cittadini e i propri dipendenti, di semplificare i processi lavorativi, di ridurre i tempi di esecuzione e i costi del servizio e di aumentare qualità ed efficacia del servizio.
Ai cittadini che vorranno attivare il servizio di posta certificata sarà sufficiente collegarsi al portale (postacertificata.gov.it) e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta. Il passo successivo consiste nel recarsi presso uno dei 6.100 Uffici postali abilitati per l’identificazione (entro al massimo 3 mesi dalla registrazione online) e la firma sul modulo di adesione. Allo sportello, ci si dovrà presentare muniti di documento d’identità e codice fiscale (vale anche la tessera sanitaria) e di una fotocopia di entrambi i documenti da consegnare all’ufficio postale.
La prima casella Pec attivata è stata quella del ministro per la PA, Renato Brunetta, che stamani ha presentato il servizio a Palazzo Vidoni, insieme all’amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi e al presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri.
La sperimentazione del servizio è partita a fine settembre 2009 presso Aci e Inps, che hanno registrato oltre 80 mila richieste di Pec.
Entro la fine del 2010, secondo Brunetta, le Pec attive saranno oltre 10 milioni: “una svolta storica che ridurrà gradualmente il ricorso alla comunicazione cartacea e diminuirà i costi e i tempi di procedura”, ha affermato il ministro.
Per realizzare il sogno di una PA con cui dialogare solo in via elettronica, ha aggiunto, “…non ci vorranno 10 anni, ma 1 o 2 al massimo”.
“Si tratta – ha affermato ancora Brunetta – di un processo faticoso e complicato, ma che darà risultati straordinari in termini di efficienza, trasparenza, risparmio cui la pubblica amministrazione si sta adeguando”.
Per saperne di più
Istruzioni per le Amministrazioni