Mondo
L’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) ha annunciato il lancio di un Osservatorio mondiale per combattere la pirateria nel mondo dell’editoria, sempre più a rischio dopo l’avvento della digitalizzazione dei libri.
“Di fronte alle nuove forme che oggi assume il libro, alla trasformazione nel suo concepimento, produzione, ma anche nell’accesso al suo contenuto, è urgente ricordare che non ci può essere sviluppo del libro senza rispetto del diritto d’autore“, ha detto Irina Bokova, direttrice generale dell’Unesco, alla vigilia della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.
“Ciò è ancora più necessario in un momento in cui la digitalizzazione espone ancora di più il libro ai rischi della fruizione illecita”.
L’osservatorio fornirà una raccolta di testi legislativi sul diritto d’autore, ma anche informazioni sulle migliori pratiche degli Stati in materia di lotta alla pirateria. L’organismo, sottolinea infine l’Unesco, contribuisce in questo modo a colmare un vuoto visto che tutti questi dati erano fino ad oggi sfusi o semplicemente inaccessibili.
E a proposito di digitalizzazione, secondo uno studio realizzato dall’Istituto Nielsen Online, per l’Associazione degli editori americani, nel primo trimestre dell’anno s’è registrato un boom dei siti internet dei giornali oltreoceano.
Le pagine web dei giornali hanno avuto 74,4 milioni di visitatori unici al mese di media (con un picco a gennaio di 74,96 milioni), il 37% di tutti gli internauti degli Stati Uniti.
L’incremento rispetto all’ultimo trimestre del 2009 è di quasi tre milioni di visitatori unici.
“Gli editori continuano a proporre modelli audaci per le loro imprese, attirando mese dopo mese sempre più ampie fette di pubblico”, ha commentato il direttore generale dell’Associazione editori, John Sturm.
E sempre grazie al web, negli Stati Uniti tornano in attivo i conti del New York Times per via di una sensibile crescita delle entrate pubblicitarie su internet e del taglio dei costi varato in seguito alle perdite di un anno fa.
La Times Co., proprietaria anche di International Herald Tribune, Boston Globe ed altri quindici quotidiani, ha riportato un profitto di 14,15 milioni di dollari nel primo quadrimestre di quest’anno, contro un passivo di 74,22 milioni di dollari dello stesso periodo del 2009. Le entrate sono comunque scese del 3,2% a 588 milioni di dollari, ma con un miglioramento rispetto al meno 11,5% del precedente quadrimestre. Anche le entrate pubblicitarie sono scese del 6,1%, mentre sono cresciute del 18,3% a 80 milioni di dollari quelle per la versione online del giornale. Janet Robinson, presidente della Times Co., ha sottolineato come ormai gli advertising su internet rappresentino il 26% delle entrate pubblicitarie complessive, contro il 20% dello scorso anno.