Italia
Centomila euro di multa dall’Agcom alla Rai per non aver realizzato il Qualitel, l’indice di qualità per la valutazione dei programmi. La sanzione amministrativa è stata deliberata in occasione della riunione del Consiglio l’11 marzo scorso in base all’articolo 3 del Contratto di Servizio 2007-2009, che prevedeva appunto l’impegno di viale Mazzini a sviluppare, entro sei mesi dalla costituzione di un apposito Comitato Scientifico, “un sistema di misurazione degli obiettivi di programmazione e della qualità dell’offerta, secondo le metodologie e i criteri definiti dallo stesso comitato scientifico“.
Il Comitato, costituito con decreto del Ministro delle comunicazioni del 12 luglio 2007, ha elaborato il progetto concernente le ‘Linee guida del progetto di monitoraggio del valore pubblico dei programmi della Rai e di valutazione della ‘corporate reputation’ della concessione del servizio pubblico radiotelevisivo’, trasmesso all’Autorità dal Ministro delle comunicazioni il 13 febbraio 2008.
La delibera dell’Agcom 67/10 ripercorre le tappe della vicenda. Una delle quali è quella che vede la Rai – che era stata sollecitata a realizzare il Qualitel – difendersi sostenendo di aver incontrato difficoltà operative per la complessità del sistema. Seguiva la sollecitazione dell’Agcom, in data 17 febbraio 2009, alla Rai perché entro sei mesi dalla notifica, e dunque entro l’agosto di quell’anno, provvedesse a rendere operativo il sistema. Diversamente ne sarebbe seguita una istruttoria.
Alla data del 17 agosto 2009 il sistema non è pronto ma viale Mazzini si difende sostenendo di avere avviato la procedura di “confronto concorrenziale per la selezione della società di ricerca”, procedura conclusa il 3 settembre 2009 e che la società aggiudicataria si è impegnata a fornire i dati entro la prima decade del dicembre successivo.
I risultati del monitoraggio relativo alla stagione televisiva autunnale sono stati trasmessi all’Autorità il 23 dicembre 2009, e integrati il successivo 15 gennaio, ma ormai per l’Agcom i tempi si sono dilatati troppo. E’ seguita la relazione dei commissari incaricati della vicenda Giancarlo Innocenzi e Michele Lauria e quindi la sanzione amministrativa da pagare entro 30 giorni dalla notifica. C’è possibilità ovviamente di ricorso, da proporre entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento.
Fabrizio Tosini, segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni-Rai, si chiede “Chi pagherà i centomila euro di multa e quali sono state le competenze aziendali che hanno causato la sanzione”.
“Sappiamo – prosegue il segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni Rai – di parlare a un muro di gomma, ma la determinazione dell’Ugl non si fermerà qui. Sveleremo gli sprechi e gli sperperi aziendali, che la nuova gestione non riesce ad evitare’. Su chi paga, per Tosini la risposta è presto data: ‘Saranno i lavoratori a cui viene messo in discussione, oltretutto, anche il ‘premio di risultato’ quando tutto il personale della Rai svolge il suo dovere fino in fondo e di più per mantenere in piedi quest’azienda: il direttore generale dimostra di non saperla governare e la Rai e’ priva di un piano industriale. La gestione si prepara a tagli ragionieristici, ma non esprime capacità di razionalizzazione e di controllo sulla spesa, sorvolando su collaborazioni, appalti, assunzioni di dirigenti esterni superflui ed esternalizzazioni che pesano oltremodo sul bilancio aziendale’.
‘Ci riserveremo – ha concluso Tosini – di investire le più alte autorità istituzionali, nel caso in cui non dovessimo notare un drastico cambiamento di rotta. Noi non siamo disposti a pagare gli errori del management. Chi ha sbagliato, se ne vada’.
Sanzione alla Rai per inadempimento dell’art. 3 del Contratto di servizio per il triennio 2007-2009