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New media. L’era digitale ha cambiato il modo di comunicare: gli adolescenti parlano ormai attraverso sms

Stati Uniti


Tra blog, social network e sms, il modo di comunicare dei giovani è oggi sicuramente cambiato. I dati offrono interessanti spunti di approfondimento per un’analisi sociale che vede i messaggini sul telefonino come la forma privilegiata e più veloce di interazione tra i ragazzi.

 

Secondo una Ricerca di Pew Research Center, pubblicata stamani, la metà dei teenager invia almeno 50 sms al giorno. Il 70% degli adolescenti americani tra i 12 e i 17 anni manda almeno 1.500 sms al mese.

E sempre il 70% di questi ha un cellulare, contro il 45% di quelli che lo avevano nel 2004, e il 72% messaggiano mentre nel 2006 erano il 51%.

Due terzi degli adolescenti affermano inoltre che per comunicare con i loro amici preferiscono gli sms piuttosto che una telefonata.

 

Una larga maggioranza di adolescenti (54%) usa gli sms quotidianamente e una buona metà afferma di inviarne almeno 50 al giorno con una media mensile di 1.500.

Un giovane su tre invia 100 sms al giorno, vale a dire 3.000 al mese e il 14%, cioè uno su sette, ‘batte’ sulla tastiera al ritmo di 6.000 sms al mese, vale a dire 200 al giorno.

 

Le ragazze sono le più portate per questi nuovi sistemi di comunicazione rispetto ai ragazzi: ogni giorno inviano e ricevono 80 messaggi contro i 30 dei ragazzi. Il 59% di queste spediscono sms anche solo per un salutino mattutino mentre tra i ragazzi lo fa il 42%.

 

Resta un quinto degli adolescenti statunitensi che invece resta indifferente agli sms: il 22% di questi ne invia massimo da 1 a 10 al giorno.

 

Davanti all’alta diffusione di cellulari, il 64% dei genitori ammette di guardare i telefonini dei propri figli e il 62% ha qualche volta deciso di sequestrarlo per punizione.

 

Anche sei il 62% degli adolescenti sa che il telefonino è vietato in classe, il 64% afferma di aver inviato sms durante le lezioni.

 

Per un quinto degli adolescenti, in particolare quelli più svantaggiati, il telefonino è anche l’unico mezzo per poter accedere a internet anche se l’accesso è più costoso. Nella maggioranza dei casi, sono i genitori che pagano la bolletta.

 

Al volante poi, più della metà (52%) tra i 16 e i 17 anni con patente ha un cellulare e ammette di usarlo mentre guida.

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