Europa
L’industria elettromeccanica in cui si inquadrano le tecnologie per le reti elettriche di produzione, trasmissione e distribuzione riveste un ruolo da protagonista alla Hannover Messe. La prestigiosa manifestazione fieristica internazionale, che dal 19 al 23 aprile vede l’Italia Paese Partner dell’evento, costituirà una occasione per le oltre 50 aziende italiane del comparto energetico aderenti a Confindustria Anie per presentare il meglio della tecnologia made in Italy.
L’elettromeccanica è uno dei comparti di eccellenza dell’industria manifatturiera italiana, che ha generato nel 2008 oltre 9 miliardi di euro di fatturato complessivo, mettendo a segno al confronto con l’anno precedente una brillante crescita, trasversale ai diversi segmenti. Il sostegno del canale estero (+15% la crescita delle esportazioni nel 2008 rispetto al 2007) ha rivestito negli ultimi anni un ruolo fondamentale per lo sviluppo settoriale.
Dalle vendite oltreconfine origina il 40% circa del volume d’affari totale. La crescente proiezione internazionale verso mercati nuovi e diversificati, maturata a partire dai primi anni Duemila, ha consentito all’industria elettromeccanica nazionale di consolidare le proprie posizioni all’estero, cogliendo opportunità nelle economie più dinamiche. Gli operatori nazionali hanno saputo reagire con rapidità ai mutamenti negli equilibri mondiali, in cui è andato rafforzandosi il ruolo dei nuovi protagonisti emergenti.
La riorganizzazione degli scambi a favore dei Paesi in via di sviluppo ha imposto alle imprese di ridefinire le proprie strategie di internazionalizzazione: a differenza di altri settori del manifatturiero, che hanno visto ridursi nell’ultimo decennio la competitività sui mercati esteri, l’industria elettromeccanica italiana ha incrementato la propria quota sulle esportazioni mondiali, passando dal 3,5% del 1999 al 4,0% del 2008.
Nel 2009 le tendenze recessive, in analogia ad altre importanti realtà industriali, prima fra tutte quella tedesca – leader in Europa in questo settore – non hanno risparmiato l’elettromeccanica italiana. Fra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009, le aziende hanno sperimentato una brusca caduta della domanda, comune al fronte domestico e a quello estero. Il venir meno del sostegno del canale estero si è riflesso negativamente sia sull’andamento dell’industria elettromeccanica italiana, sia di quella tedesca. In chiusura d’anno, secondo i preconsuntivi disponibili, l’industria elettromeccanica italiana ha registrato una flessione tendenziale del giro d’affari complessivo del 19%. I livelli produttivi hanno toccato minimi storici (-22% la caduta della produzione industriale nel 2009 nel confronto con l’anno precedente).
L’industria elettromeccanica italiana occupa un ruolo di primo piano all’interno del panorama europeo, con una quota pari al 9% sul valore della produzione aggregata dell’Unione a 27 Stati. L’offerta industriale europea, grazie al primato tecnologico, appare ancora concentrata in Paesi di antica specializzazione produttiva. In prima posizione nel ranking su scala europea si conferma la Germania, storico leader settoriale, seguita da Francia e Italia. Italia e Germania generano in aggregato oltre la metà del valore della produzione europea del settore.
Secondo le prime stime dell’Osservatorio Congiunturale sui settori Anie, curato dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, la filiera dei beni per l’energia – a cui e’ dedicata la Fiera di Hannover – si è confermata, anche nel difficile 2009, uno dei punti di forza dell’export sia per l’Italia sia per la Germania. Le esportazioni tedesche di questi beni sono, infatti, calate solamente del 7,8% rispetto al -16,7% complessivo dell’export di beni. Ancora meglio il risultato italiano, che ha visto una contrazione delle vendite all’estero di beni per l’energia pari soltanto al 5,7% contro il crollo del 19,5% dell’export complessivo.
“Italia e Germania sono storicamente legate da stretti vincoli commerciali e condividono, più di altri Paesi europei, una solida vocazione all’attività manifatturiera, in particolare nei comparti fornitori di tecnologie – dichiara Guidalberto Guidi, Presidente di Confindustria Anie.
“Sono fiducioso – prosegue Guidi – che questa edizione di Hannover Messe possa rivelarsi non solo una vetrina per l’eccellenza tecnologica dell’industria italiana, ma soprattutto, dopo molti mesi bui, un’importante occasione per riagganciare la ripresa sui mercati internazionali”.
“Il tema della mobilità sostenibile, su cui è incentrata la partnership italiana in Hannover, si conferma strategico per le nostre imprese in questa critica fase di uscita dalla crisi economica”, ha concluso Guidi.
“La green economy è oggi una realtà e nei prossimi anni le tecnologie a minore impatto ambientale rappresenteranno le principali direttrici di sviluppo anche per la ricerca industriale”.
“La relativa tenuta della filiera per l’energia – sottolinea Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo – è legata agli sforzi di diversificazione degli sbocchi commerciali in un contesto molto critico come quello del 2009, ed ha sicuramente beneficiato del ruolo di traino del mercato cinese sia per quanto riguarda la Germania (per cui la Cina rappresenta il primo paese di sbocco per questi beni) sia per quanto riguarda l’Italia, che ha ottenuto un balzo in avanti di oltre il 50% dell’export verso il gigante asiatico”.