Twitter: superati i 100 mln di utenti, si punta al profitto. Focus su telefonini e pubblicità per sostenere un business in continua crescita

di Alessandra Talarico |

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Twitter ha superato la soglia dei 100 milioni di utenti ed è ormai orientato verso un futuro di profitto.

I social network, si sa, attirano utenti a ritmi vertiginosi, ma pochi tra essi riescono a monetizzare il successo di pubblico, o almeno non tanto velocemente quanto ci si potrebbe aspettare.

Ecco perché la società – che ha raggiunto un valore di circa un miliardo di dollari, dopo l’aumento di capitale di 100 milioni di dollari a settembre scorso – ha smesso di concentrarsi sull’aumento della base utenti e ha iniziato a pensare a come generare profitti.

Anche perché alle dipendenze della società ci sono ormai 175 persone, dai 25 dipendenti dell’inizio del 2009: “I soldi – ha spiegato il Ceo Evan Williamssono importanti: ce ne vogliono un sacco per gestire Twitter e ci deve essere, dunque, un solido flusso di guadagni per alimentare il tutto”.

 

La risposta, ha sottolineato il cofondatore Biz Stone, non sta nella quotazione della società in Borsa, che attualmente non è in previsione ma, nella pubblicità: nei giorni scorsi, Twitter ha presentato un programma di advertising battezzato ‘promoted tweets’, brevi annunci pubblicitari inseriti a pagamento dalle aziende.

All’iniziativa hanno aderito al momento quattro grandi gruppi: Starbucks, Virgin America, Sony Pictures e i negozi Best Buy.

Una sorta di test per comprendere le reazioni degli utenti, dopo le polemiche scatenate da Beacon, la piattaforma pubblicitaria lanciata da Facebook, presentata come una innovazione, ma diventata un vero e proprio boomerang quando si è scoperto che il sistema poteva tracciare le abitudini degli utenti anche con la funzionalità disattiva, minando la difesa della privacy in nome di una maggiore condivisione di informazioni con il network.

 

Il Chief Operating Officer Dick Costolo, ha affermato che la pubblicità non stravolgerà la natura del servizio: “Abbiamo voluto creare qualcosa che fosse organica e sulla scia all’attuale modello di Twitter e non: ‘Questo è il tweet, ecco la pubblicità'”, ha spiegato Costolo.

 

Creato nel 2006 per permettere agli utenti di scambiarsi brevi messaggi da 140 caratteri, Twitter è balzato dal 22° al 3° posto nella classifica dei social network più usati stilata dalla società specializzata Compete.com, grazie anche all’interesse e alla pubblicità ricevuta da alcune celebrità americane come l’attore Ashton Kutcher – che ha sfidato la Cnn, scommettendo su chi avrebbe raggiunto per primo un milione di sostenitori – e la star dei talk-show Oprah Winfrey.

 

Twitter sostiene di aver attirato 180 milioni di visitatori unici a marzo, dai 69,5 milioni del mese precedente. Lo scorso anno, la società ha siglato accordi con molti importanti player, da Microsoft a Google, per consentire agli utenti che effettuano una ricerca di conoscere in tempo reale anche tutti i tweets su un determinato argomento.

 

Per il futuro, il gruppo punta molto anche sui cellulari: la scorsa settimana ha acquisito una piccola società che ha realizzato l’applicazione Twitter per l’iPhone e sta lavorando con Research in Motion e Google per altre app destinate al BlackBerry e ai cellulari Android.

 

A sancire, infine, la popolarità del sito che ha inventato il ‘microblogging’ – la comunicazione in 140 caratteri – la notizia che  la Biblioteca del Congresso Usa, la più grande del mondo, ha deciso di conservare tutti i miliardi di ‘cinguettii’ di Twitter a partire dal primo emesso a marzo del 2006.

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