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La battaglia tra Apple e Google si sposta sul fronte del mobile advertising: ieri, Steve Jobs, ha presentato a Cupertino il nuovo sistema operativo iPhone che sarà lanciato quest’anno e che include molte novità tra cui, appunto, un sistema proprietario per la pubblicità mobile e il multi-tasking, che consentirà agli utenti di usare più programmi contemporaneamente.
Il nuovo sistema, che verrà integrato su iPhone, iPad e altri device mobili, è stato battezzato iAd e consentirà agli sviluppatori dei programmi disponibili nell’App Store – molti dei quali gratuiti o venduti a 99 centesimi – di includere la pubblicità nei loro software. Apple si occuperà della vendita e lascerà agli sviluppatori il 60% dei profitti di ogni ads, tenendo per sé il restante.
A differenza di quanto accade ora (l’utente viene rimandato al browser Safari se clicca su un banner pubblicitario all’interno di un’applicazione) iAd consentirà l’accesso ai contenuti pubblicitari senza lasciare l’applicazione originaria, ma Apple consentirà agli advertiser di piazzare i loro annunci nelle applicazioni anche se queste redirigeranno verso un sito esterno.
Secondo Jobs, la pubblicità all’interno delle applicazioni – che si sono rivelate la killer application di internet mobile – è molto più efficace dei tradizionali search ads, settore stradominato da Google.
“Sui cellulari – ha detto Jobs – le persone passano più tempo sulle applicazioni che effettuando ricerche su internet. L’esperienza è quindi sostanzialmente diversa da quella sul Pc di casa”.
Si tratta, insomma, “di una seria opportunità per raggiungere un numero di persone incredibilmente alto”, ha affermato ancora Jobs, sottolineando che Apple “…ha venduto finora 50 milioni di iPhone e 35 milioni di iPod touch” e che “ogni utente passa circa 30 minuti al giorno sulle applicazioni”.
A ciò si aggiungono i 450 mila iPad già venduti a una settimana dal lancio, con oltre 600 mila eBook e 3,5 milioni di applicazioni già scaricati sul dispositivo.
Il mercato della pubblicità mobile è ancora relativamente piccolo (nel 2009 ha rappresentato il 12% dei profitti totali), ma Apple e Google, che col loro ingresso nella telefonia mobile hanno scombinato e non poco le carte in tavola, credono molto nelle potenzialità del settore e hanno cominciato a investire pesantemente: a novembre dello scorso anno, Google ha speso 750 milioni di dollari per acquistare AdMob, uno dei maggiori fornitori di tecnologie per la pubblicità sui cellulari (graphical, display ads) che gestisce una rete di 15 mila siti web mobili attraverso cui gli advertiser possono piazzare i loro annunci. L’acquisizione è ancora al vaglio della Federal Trade Commission, l’Antitrust americano, per via della posizione di monopolio che Google assumerebbe nel nascente mercato.
Apple, da canto suo, ha acquisito a gennaio per 275 milioni di dollari uno dei principali concorrenti di AdMob, Quattro Wireless, che annovera tra i suoi clienti gruppi quali NFL, Ford e Disney, Visa, Mazda e anche il motore di ricerca Bing di Microsoft. L’acquisizione di Quattro Wireless, ha affermato il direttore finanziario di Apple Peter Oppenheimer, “…darà ai nostri sviluppatori, specialmente quelli che offrono programmi gratuiti, la possibilità di disporre di una soluzione di continuità per monetizzare le loro applicazioni”.
L’annuncio dell’ingresso di Apple nel settore potrebbe rivelarsi utile a Google, che potrebbe così dimostrare alle Autorità americane che il settore è competitivo e non dominato da un solo player: “…è una prova – ha detto un portavoce del gruppo di Mountain View – di quanto rapidamente il settore stia crescendo”. Apple, ha aggiunto, “sarà sicuramente un concorrente forte”.
iAd non è la sola novità del nuovo sistema operativo iPhone, che arriverà sui nuovi iPhone e iPod touch in estate e in autunno sull’iPad: l’OS4 includerà anche l’atteso multi-tasking, una caratteristica mancante negli iPhone e nell’iPad ma presente nella maggior parte degli altri dispositivi mobili. Si potrà quindi, per esempio, ascoltare la radio e leggere un eBook contemporaneamente, ma anche ricevere chiamate in VoIP anche se il telefono è in stand-by o mentre si sta utilizzando un’altra applicazione.
Tra le altre caratteristiche del nuovo sistema operativo, la possibilità di creare nuove cartelle per le applicazioni scaricate da iTunes e di riunire in un’unica applicazione diversi account di posta elettronica.