Mondo
Che fosse in crisi, si sapeva da tempo. Ora, secondo Bloomberg, pare che Palm, marchio storico delle comunicazioni mobili, sia in vendita e abbia affidato a Goldman Sachs e a Qatalyst Partners il compito di trovare un compratore.
Il valore di mercato della società, che con i suoi smartphone Treo ha segnato il punto di svolta dai cellulari ai telefonini ‘intelligenti’, è stimato attorno agli 870 milioni di dollari.
Come per tutti i grandi player del settore, tuttavia, il suo smalto è andato via via perdendosi dopo l’ingresso nel mercato di nuovi prodotti quali il BlackBerry, l’iPhone e gli smartphone motorizzati da Google: neanche gli ultimi modelli, come il Pre e la sua versione ‘light’ Pixi, destinati a giocare il ruolo di ‘iPhone killer’ grazie alle migliorate performance del sistema operativo proprietario WebOs, sono serviti a risollevare le sorti del gruppo.
A febbraio, Palm ha annunciato risultati trimestrali disastrosi, con perdite nette previste superiori ai 100 milioni di dollari e vendite fortemente al di sotto delle attese (su 960 mila dispositivi consegnati ne sono stati venduti solo 408 mila).
Secondo la stampa taiwanese, in prima fila per l’acquisizione di Palm ci sarebbe HTC: il numero 5 mondiale nella produzione di smartphone “avrebbe avviato trattative” col gruppo americano. La società è alle prese con un contenzioso legale innescato da Apple, che l’accusa di aver violato alcuni brevetti dell’iPhone replicando le sue tecnologie nei telefonini dei concorrenti, ma è anche uno dei player a segnare i maggiori tassi di crescita: grazie ai cellulari Android, lo scorso anno, HTC è, infatti, riuscita a risalire la classifica dei produttori di smartphone, ed è attualmente al 4° posto – dopo Nokia, Research in Motion e Apple – con una quota di mercato del 6,9%, contro il 16% di Apple.
Secondo i rumors circolati sulla stampa, anche Dell e Lenovo potrebbero essere interessati all’acquisizione.