Italia
Tecnologia domestica… Alleata o nemica? Il portale immobiliare casa.it ha analizzato i trend e gli atteggiamenti degli italiani in fatto di consumi hi-tech, rivelando la ricchezza della dotazione tecnologica nelle case del Bel Paese e la supremazia indiscussa di computer e Internet: il 41% afferma che non potrebbe concepire una casa senza un PC collegato alla Rete.
La tecnologia pullula nelle case italiane e la dotazione tecnologica di base è davvero ricchissima: il 76% del campione possiede un computer e il 65% una connessione Internet veloce, diffusi più della TV digitale (56%) e dell’impianto stereo (55%).
Il 47% punta sulla tecnologia come elemento di risparmio scegliendo elettrodomestici di nuova generazione che, nonostante un investimento iniziale di maggiore entità, consentono di ridurre i consumi energetici e di risparmiare in termini economici ed ecologici. Gli elettrodomestici intelligenti sono inoltre al primo posto sulla lista della spesa tecnologica: il 40% ha in programma di acquistare uno o più articoli.
Altro dispositivo molto presente nelle case italiane è la webcam (38%), in linea con le nuove modalità di comunicazione e con l’affermarsi di instant messaging, VoIP e social networks, che hanno soppiantato il tradizionale videotelefono (21%).
E se gli italiani sono un popolo giocherellone, nelle case dello stivale è facile trovare una console videogiochi (35%). Frequente anche l’investimento tecnologico in sicurezza: il 34% possiede un antifurto.
La stanza più tecnologica è in assoluto il salotto (42%), dove il più delle volte si concentrano TV, lettori DVD, impianti home-theater, impianti stereo e cornici digitali. Nelle case più grandi e dotate di uno studio è invece questo a essere la stanza hi-tech per eccellenza (28%), dimora di computer, stampanti e modem, seguito dalla cucina (19%), regno di elettrodomestici di ogni genere e forma.
A sorpresa, non è il prezzo l’elemento discriminante ai fini delle scelte d’acquisto (prioritario solo nel 13% dei casi). Per gli italiani sono più importanti funzionalità tecniche (42%) ed eco-compatibilità (40%). Passano in secondo piano anche dimensioni accessorie come colore e design (5%).
Ma quanto si è disposti a spendere per avere una casa tecnologicamente avanzata? Nel 46% dei casi la spesa è entro i 2.000 Euro. Il 19% ha investito in tecnologia fino a 3.000 Euro, il 13% fino a 5.000 Euro e il 22% si rivela un ‘technology addicted‘, disposto a spendere oltre 5.000 euro per l’hi-tech domestico (il 18% delle donne e il 26% degli uomini).
La tecnologia in casa migliora la vita degli italiani sotto diversi punti di vista. Innanzitutto aiuta ad affrontare i piccoli doveri quotidiani: il 28% ritiene che sia uno sgravio nelle faccende domestiche e la stessa percentuale (28%) se ne serve per le attività di gestione domestica, come il pagamento delle bollette.
Ma qualità della vita è soprattutto sinonimo di divertimento: la tecnologia arricchisce le attività di entertainment nel 35% dei casi e il 36% del campione ne fa uso per più di 3 ore al giorno quando trascorre il tempo libero in casa.
Quanto agli utilizzi più frequenti non si tratta solo della vita privata, ma anche di quella cittadina: Il 57% consulta siti di informazione giornalistica; il 52% se ne serve per l’organizzazione della vita sociale, pianificando serate a teatro/cinema, prenotando concerti e progettando viaggi nella comodità del proprio appartamento; Il 51% trae beneficio dall’accesso ai servizi online del comune e ai siti istituzionali; perfino l’home banking è ormai diffuso (50%), nonostante le iniziali diffidenze.
Gli scettici che mostrano un certa resistenza all’innovazione tecnologica e che non credono migliori effettivamente la qualità della vita sono solo il 9% (solo il 13% degli over 50).