Touchscreen: boom tra gli adolescenti ma non nelle aziende. Per Gartner nel 2015 la metà dei Pc degli under 15 sarà ‘tattile’

di Alessandra Talarico |

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I dispositivi touchscreen che arriveranno sul mercato quest’anno diventeranno presto oggetti di culto tra gli adolescenti, ma difficilmente faranno troppa strada nelle aziende.

Entro il 2015, secondo uno studio Gartner, oltre la metà dei Pc acquistati dagli under 15 avranno il touchscreen, da poco più del 2% nel 2009, mentre nelle aziende, la percentuale sarà di poco superiore al 10%.

 

Leslie Fiering, research vice president di Gartner ha sottolineato che, nonostante schermi touch e pennini non siano concetti proprio nuovi, l’arrivo sul mercato di smartphone dotati di sistemi multitouch ha rinnovato l’interesse per queste tecnologie: dispositivi quali l’iPhone ne hanno infatti dimostrato l’utilità e la semplicità d’uso, trasformando prodotti un tempo di nicchia in fenomeni commerciali e l’introduzione dell’iPad apre nuovi ulteriori scenari.

 

I pionieri nell’adozione di questi dispositivi saranno dunque i giovanissimi, alla ricerca di applicazioni per l’intrattenimento e il tempo libero: questi utenti, ha spiegato Gartner, vorranno estendere l’esperienza ‘tattile’ anche al Pc, non avendo probabilmente mai avuto un computer tradizionale con schermo e tastiera. Ecco perché la stragrande maggioranza dei tablet, degli smartphone e dei dispositivi touch sarà concepita per il mercato consumer e non per quello business.

La lenta adozione nelle imprese è dovuta innanzitutto al fatto che mentre si lavora si ha necessità di scrivere molto di più e, le persone abituate a mouse e tastiera, avranno maggiori difficoltà a passare alle tecnologie touch.

 

I dispositivi a input tattile, dunque, saranno usati principalmente per il consumo di contenuti media (film, giornali, eBook), purché supportati, sottolinea Gartner, da un adeguato ecosistema di fornitura e distribuzione dei contenuti.

 

Il settore che potrebbe avvantaggiarsi maggiormente dall’adozione di tecnologie touch è senz’altro quello dell’istruzione: per gli alunni più piccoli la manipolazione diretta dello schermo è infatti una maniera naturale di interagire coi computer, mentre quelli più grandi sono già abbastanza abituati a usare i pennini per annotare formule e grafici che non potrebbero essere replicati con le tradizionali tastiere.

 

Le aziende troveranno invece maggiori difficoltà, anche economiche, ad abbracciare il cambiamento, ma il trend dovrebbe cambiare nei prossimi anni, grazie soprattutto alla diminuzione dei prezzi, che renderà il passaggio più conveniente.

 

Secondo Gartner, i progressi nel settore touch saranno ‘evolutivi’, più che ‘rivoluzionari’: non ci saranno killer application in grado di stravolgere il mercato dalla sera alla mattina ma, piuttosto, si assisterà “…all’introduzione progressiva di miglioramenti nelle interfacce utenti, al graduale calo dei prezzi e all’aumento dei software touch”.

 

L’evoluzione, dunque, sarà guidata dai consumatori e solo successivamente accettata dalle aziende.

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