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È stato inaugurata venerdì la prima clinica in Italia specializzata nella cura della dipendenza da internet: si trova a Brusson, in Valle d’Aosta, e si concentrerà sui disturbi psicologici di grosso impatto sociale come i disturbi della personalità e dell’alimentazione, le dipendenze da web, videogiochi e alcol.
Situata nell’ex colonia di legno e vetro, costruita negli anni ’50 da Adriano Olivetti per i figli dei suoi dipendenti,
Secondo il dott. Alberto Scuratti, “…la collocazione nel verde e la tranquillità del posto sono le caratteristiche ideali per questo tipo di cure”, rivolte soprattutto ai giovani e alle loro famiglie, ma anche agli anziani, soggetti spesso facili alla dipendenza da gioco d’azzardo.
Si tratta, ha aggiunto l’assessore regionale alla sanità Albert Laniece, di “soggetti fragili che in un contesto ambientale e strutturale di eccellenza potranno ricevere un’assistenza adeguata”.
La dipendenza da internet è comparabile a tutte le altre forme di dipendenza cronica (dall’alcool, dalle droghe, dal gioco d’azzardo) e come tale va trattata in centri di assistenza specializzati.
Esistono varie declinazioni di questa patologia, che vanno dalla Cybersex addiction – ossia tutte quelle attività che provocano eccitazione sessuale come la ricerca di materiale pornografico o gli incontri in chat erotiche – alla Cyber relational addiction, che consiste in un bisogno di instaurare relazioni amicali o affettive con persone incontrate on-line anche molto lontane fisicamente, fino alla information overload (ricerca ossessiva di informazioni) e alla dipendenza dai giochi virtuali interattivi.
Un soggetto può essere definito dipendente da internet quando arriva a trascorrere online 40 e più ore a settimana, presentando disturbi del sonno, mal di schiena, mal di testa, sindrome del tunnel carpale, stanchezza degli occhi, irregolarità nell’alimentazione.
In Italia, esiste già un centro dedicato alla cura della dipendenza da internet all’interno del Day hospital psichiatrico del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma.