Italia
Più piccola ma finalmente profittevole. Così Renato Soru, presidente e amministratore delegato di Tiscali, ha disegnato nella conference call con gli analisti il futuro della società di cui è fondatore, uscita da un processo di ristrutturazione e ridimensionamento concluso “con successo” nel 2009.
“Oggi siamo molto più piccoli e focalizzati solo sull’Italia – ha detto Soru – di cui avete già visto le cifre per il 2009. Abbiamo completato con successo il processo di ristrutturazione e abbiamo provato già quest’anno di essere profittevoli. Chiuderemo l’anno in utile”.
Soru ha detto che il business della società si concentrerà non solo “…sull’accesso, sulla convergenza tra fisso e mobile” ma anche sull’esplorazione delle possibilità di essere “una media company“.
“Abbiamo un portale molto popolare – ha detto Soru – in cui la pubblicità ha importanti potenzialità di crescita. Siamo piuttosto ottimisti in questo settore’.
Tiscali ha chiuso il 2009 con una perdita di 385 milioni di euro, per 372 milioni attribuibile alle minusvalenze generate dalle cessioni di Tiscali Uk e di TiNet. Per Tiscali Italia, le cui attività ormai abbracciano tutto il gruppo sardo, già il 2009 si è chiuso con un utile di 16,3 milioni.
Dopo il piano di ristrutturazione completato con successo, Tiscali si sta quindi focalizzando nello sviluppo di un business model di lungo periodo e nella riduzione del proprio debito, che a fine 2009 si attestava a 211,2 milioni, in calo del 65% da fine 2008. (r.n.)