Italia
Corrado Passera, Ad di Intesa Sanpaolo, ha detto che non c’è nessuna preoccupazione per il futuro di Telecom Italia.
A margine del Forum di Confagricolura che si tiene a Taormina, alla domanda dei giornalisti se è preoccupato per Telecom, di cui la banca è azionista attraverso Telco, Passera ha risposto: “No, assolutamente no“.
Ieri s’è svolta la mattinata di incontri per i consiglieri di Telecom Italia nella sede di Piazza Affari della società. Durante il Cda, che si è limitato a convocare l’assemblea il 29 aprile per l’approvazione del bilancio 2009 e l’aggiornamento del piano industriale, è stato fatto un aggiornamento sulla questione Telecom Italia Sparkle, mentre non si è discusso in maniera particolare né dei conti né del piano.
Martedì Telecom Italia aveva deciso il rinvio dell’approvazione del bilancio e del piano industriale al 12 aprile (ultima data utile per il rispetto dei termini di legge per il deposito pre-assembleare), a causa delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Sparkle, in modo da consentire al Cda di disporre delle risultanze tecnico-legali richieste sulla controllata, ma, rassicura l’amministratore delegato Franco Bernabè, “non si intravedono rischi nel percorso di continua riduzione dell’indebitamento e sulla capacità di remunerare i nostri azionisti”.
Il 7 aprile è infatti in calendario l’udienza in camera di consiglio sulla richiesta di commissariamento di Sparkle e Fastweb, anche se è possibile che il gip Aldo Morgigni si riservi ancora di decidere. Al consiglio, iniziato intorno alle 9,30 e conclusosi verso le 13,30, ha fatto seguito l’intervento del direttore della funzione Open Acces, Giuseppe Roberto Opilio, che ha illustrato ai consiglieri lo scenario per il gruppo (è ormai prassi la relazione di un manager dopo il Cda).
In giornata è intervenuta anche Asati, l’Associazione dei piccoli azionisti telecom, che in un comunicato ha dichiarato di “condividere la cautela” dei vertici Telecom, linea “presa per senso di responsabilità” in quanto comporta “una riduzione notevole dei tempi” a disposizione degli azionisti per l’analisi del bilancio e della relazione del collegio sindacale.
Asati è “orgogliosa” di aver contribuito alla proposta di delibera del piano di azionariato ai dipendenti, che sarà formalizzata nella prossima Assemblea. Al Cda era assente Tarak Ben Ammar, mentre erano presenti, oltre al presidente Gabriele Galateri e all’Ad Franco Bernabè, Renato Pagliaro (Mediobanca), Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo), Caesar Alierta e Julio Linares (Telefonica), Aldo Minucci (presidente di Telco), Jean Paul Fitoussi, Elio Catania, Luigi Zingales, Roland Berger.
Secondo indiscrezioni di stampa, Telecom avrebbe commissionato a Deloitte un dossier “con documenti e analisi sul rapporto fra controllata e controllori” negli anni al centro dell’inchiesta. Il fascicolo messo insieme dagli account “fornirebbe all’azionista elementi anche seri sulla conoscenza a livello apicale di tutto il business operato dalla controllata nel periodo 2003-
“Gli elementi raccolti da Deloitte – prosegue Libero – imporrebbero oggi l’avvio di una azione di responsabilità nei confronti del consiglio di amministrazione di cui era presidente Marco Tronchetti Provera con Carlo Buora amministratore delegato”.