Unione Europea
Fino al 21 giugno è possibile presentare proposte per il programma di sostegno al settore audiovisivo europeo (MEDIA 2007). L’obiettivo principale di tale sistema è il sostegno alla creazione e all’utilizzazione di cataloghi di opere europee da distribuire in formato digitale a livello internazionale a un più vasto pubblico e a gestori di sale cinematografiche mediante servizi di distribuzione avanzati, integrando ove necessario sistemi di sicurezza digitali per proteggere i contenuti online.
L’avviso è destinato alle società europee le cui attività contribuiscono al conseguimento degli obiettivi del programma MEDIA. I candidati devono avere la loro sede in uno dei seguenti paesi: 27 paesi dell’Unione europea, – i paesi EFTA, – la Svizzera, –
La Commissione europea ha rilanciato a ottobre la consultazione pubblica fra i professionisti dall’industria per raccogliere pareri sulle modalità più adeguate per cogliere le opportunità e affrontare le sfide della “rivoluzione digitale” nel settore cinematografico. Il cinema digitale può diminuire i costi della distribuzione dei film e renderla più flessibile, consentendo a un maggior numero di film europei di viaggiare. “Passare al digitale” tuttavia richiede investimenti considerevoli. Un terzo delle sale cinematografiche europee potrebbe infatti rischiare la chiusura a causa del costo elevato delle attrezzature digitali, a meno che non si sviluppino al più presto nuovi modelli commerciali e regimi sostenibili di aiuti pubblici.
I suggerimenti provenienti dai professionisti del cinema e del settore audiovisivo, nonché dalle agenzie cinematografiche nazionali e dalle altre parti interessate saranno ripresi all’inizio dell’anno prossimo in una comunicazione che esporrà la politica della Commissione in materia di cinema digitale.
Le tecnologie digitali sono sempre più usate dai produttori cinematografici. Le nuove telecamere e i nuovi formati agevolano la produzione dei film. Altri strumenti digitali vengono usati per ottenere effetti speciali stupefacenti e per film a 3D. La distribuzione di una copia digitale di un film può costare dieci volte meno della copia tradizionale di
Con la consultazione la Commissione europea desidera capire come il cinema digitale inciderebbe sul settore filmografico europeo ed in particolare sui 30 000 schermi delle sale cinematografiche europee. La Commissione invita i professionisti della proiezione di film nell’UE, i distributori, le agenzie cinematografiche nazionali e le organizzazioni cinematografiche pubbliche e private a scambiarsi le loro opinioni.
Gli Stati Uniti sono attualmente i primi nel settore del cinema digitale. Un “master” digitale è già disponibile per il 90% dei nuovi film statunitensi, mentre in Francia (il maggior produttore di film dell’UE) meno della metà dei nuovi film sono disponibili in digitale. Inoltre gli Stati Uniti hanno sviluppato il modello VPF (Virtual Print Fee, contributo alle spese di copia virtuale ) in cui dei terzi raccolgono parte dei fondi risparmiati dai distributori cinematografici che possono poi essere utilizzati per finanziare le attrezzature digitali. In Europa soltanto 2 428 schermi sono stati finora riconvertiti per la proiezione digitale. In tutto il mondo, su un totale di circa 110 000 schermi, sono stati dotati di tecnologia digitale circa 12 000 schermi. Si ritiene che entro il 2012 circa il 20% delle sale cinematografiche di tutto il mondo saranno riconvertite.