Tecnologie green e sviluppo sostenibile. Intervista ad Antonio Carrozzo: le soluzioni Alcatel-Lucent per il Wind Energy Platform

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Intervista a cura di Alessandra Talarico.

Italia


Antonio Carrozzo

Il rapporto tra Information Technology e tematiche cosiddette “green”,  tra telecomunicazioni e risparmi energetici, è parte integrante degli scenari e delle sinergie orientate allo sviluppo compatibile. Uno sviluppo compatibile che presuppone innanzitutto soluzioni tecnologiche avanzate e immediatamente dopo un approccio culturale differente da parte degli utilizzatori. E naturalmente, il punto di partenza è sempre dato dalla disponibilità delle soluzioni avanzate cui devono poi adattarsi le abitudini dei consumatori, siano essi famiglie o imprese o pubblica amministrazione ed enti.
Di questo abbiamo parlato con Antonio Carrozzo, 47 anni, Direttore dei Servizi di Alcatel-Lucent per Italia, Grecia, Israele, Cipro e Malta.
Ecco l’intervista che abbiamo raccolto.

 

 

K4B. Le nuove tecnologie ‘green’ sono considerate fattori essenziali per lo sviluppo di un’economia sostenibile e portatrici di un nuovo approccio che permetterà ai consumatori di  gestire e monitorare i propri consumi. In che modo le aziende potranno trarre vantaggio da queste tecnologie in termini di riduzione dei consumi, dei costi operativi e delle emissioni?

 

AC. L’eco-sostenibilità è diventata imprescindibile per molte aziende, sia per andare incontro ai programmi comunitari che per rispettare i vari impegni aziendali.
Orientare le tecnologie all’ottimizzazione dei consumi non può che favorire questo approccio andando ad incidere sia sull’ambiente che sul bilancio aziendale.
‘Ottimizzare’ infatti per noi significa valutare come orientare costi e consumi sulla base di dati certi e in tempo reale per poter agire tempestivamente con un occhio attento al budget aziendale.

 

K4B. Nei prossimi anni, gli investimenti nelle cosiddette smart grid – le reti elettriche intelligenti – ammonteranno a circa 100 miliardi di dollari. Qual è il ruolo dei fornitori di tecnologie e a che tipo di aziende si rivolgono queste soluzioni?

 

AC. L’investimento è sicuramente consistente e renderebbe possibile la trasformazione della rete elettrica – che per moltissimo tempo è stata basata su un modello statico, fatto di un numero relativamente limitato di “punti di generazione” – in un sistema maggiormente distribuito, con una pluralità di fonti, basato su software e microprocessori per attingere alle fonti rinnovabili nella distribuzione dell’energia.
E’ proprio l’ICT a portare intelligenza nelle reti ottimizzando i consumi e consentendo la gestione della generazione distribuita.
Sostanzialmente abbiamo due problemi che richiedono capacità di raccolta dati – quindi smart metering – elaborazione e intelligenza nella gestione sia nei consumi sia nella produzione. Da una parte, ci sono le opportunità di una gestione capillare e ottimizzata dei consumi, con sensori e misuratori nelle abitazioni collegati a contatori intelligenti e anche al web, per una distribuzione ottimale degli impieghi; dall’altra c’è il problema di una gestione della produzione di energia elettrica, che notoriamente non può essere stoccata, in corrispondenza degli effettivi assorbimenti. Tutto questo può portare a considerevoli risparmi, anche a due cifre, che ripagherebbero agevolmente l’interesse e non dimentichiamo anche la previsione di scenari di nuovi impieghi dell’energia elettrica, come l’uso di auto elettriche/ibride, che comporteranno nuove sfide in un mondo sempre più affamato di energia ma anche con costi crescenti. 

 

K4B. Alcatel-Lucent ha lanciato diverse iniziative sia per rendere le reti più efficienti che per trasmettere i vantaggi delle nuove tecnologie ai consumatori. Come si colloca l’accordo con Wind?

 

AC. La Wind Energy Platform è una soluzione in grado di integrarsi a qualsiasi impianto esistente che permette di interfacciarsi e controllare in tempo reale il consumo energetico su più livelli, dalla climatizzazione, all’acqua, al gas, all’illuminazione, per giungere anche alla sicurezza e controllo accessi.
La possibilità di un monitoraggio in tempo reale è il primo passo per agire tempestivamente sui consumi e assicurare l’ottimizzazione delle risorse a fronte di uno stesso o superiore rendimento energetico con una riduzione dei costi fino al 30%.
E’ chiaro che in questi termini il ritorno diventa misurabile sia sul piano economico sia ambientale.

 

K4B. Un progetto analogo è in corso anche per l’Università dell’Aquila, nell’ambito della ricostruzione post terremoto. Ci può spiegare i benefici pratici di iniziative come queste

 

AC. Si tratta di un progetto sicuramente molto ambizioso. La soluzione adottata consente il monitoraggio da remoto e in tempo reale di tutti gli impianti degli edifici interessati con un risparmio sui costi energetici compreso tra il 10% e il 30%. Oltre al risparmio, la soluzione fornisce in tempo reale agli Energy Manager indicazioni di carattere economico nell’ottica di un vero e proprio controllo del budget contemporaneo all’erogazione del servizio energetico.
Oltre a questo, per l’Università dell’Aquila si tratta di una grande opportunità anche sul piano scientifico dal momento che potranno essere testate soluzioni d’avanguardia in grado di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20 dell’Agenda di Kyoto, cioè la riduzione del 20 per cento delle emissioni entro il 2020.

 

K4B. Quali sono, in termini pratici, i benefici dell’applicazione dell’hi-tech, oltre che alle reti energetiche, anche in ambiti quali i trasporti e lo sfruttamento di fonti rinnovabili

 

AC. Sostanzialmente le tecnologie ICT abilitano lo scambio di dati e informazioni non solo tra persone, ma anche tra ‘cose’. Il che apre a una serie di sistemi e applicazioni che ottimizzano senz’altro l’erogazione dei servizi all’utenza finale. Per fare esempi concreti, ciò vale nei trasporti con l’integrazione dei sistemi di comunicazione all’utente, ma anche con le soluzioni per la gestione del traffico, con importanti impatti sulla sicurezza dei trasporti.
Sia nell’ambito dei trasporti che delle fonti rinnovabili Alcatel-Lucent porta l’importante contributo di una delle aziende con maggiore l’esperienza e competenze di grande livello.
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, attraverso l’Alternative Energy Program, Alcatel-Lucent si propone di convertire oltre 100.000 base station all’energia pulita da qui al 2012. In questo contesto si colloca la nostra collaborazione con Vodafone Qatar per la realizzazione delle prime ‘base station’ ibride in Qatar, alimentate con un mix di  energia solare ed eolica.
E’ evidente quindi che gli ambiti di applicazione sono assolutamente vari e declinabili in base alle necessità specifiche del cliente.

 

K4B. Alcatel-Lucent è consapevole del ruolo che il settore tlc può e deve svolgere nello sforzo globale per rispondere ai cambiamenti climatici. Crede che i consumatori siano altrettanto consapevoli dell’importanza di agire in maniera ‘proattiva’ sui propri consumi?

 

AC. It e tlc congiuntamente possono veramente essere la leva del cambiamento in questo senso. Alcatel-Lucent rivolge le sue soluzioni a grandi superfici commerciali, università, ospedali, amministrazioni, quindi non direttamente al consumatore finale.
Perché il cambiamento dell’atteggiamento verso il consumo energetico sia effettivamente tale, è necessario però che si continui a sviluppare una sensibilità globale su più livelli e quindi il consumatore è parte fondamentale di questo processo.
Trovo che si stia radicando un’attenzione particolare al riguardo: dalle auto elettriche alle lampadine a basso consumo è proprio il consumatore ad essere chiamato ad una scelta e i dati al riguardo sono incoraggianti.

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