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Smartphone: Google non potrà usare il nome ‘Nexus One’. Il marchio è già di proprietà di Integra Telecom

Stati Uniti


L’ufficio americano brevetti ha rifiutato a Google il diritto di utilizzare il nome ‘Nexus One‘ per il suo primo smartphone.

Lo ha reso noto il Wall street Journal, sottolineando che lo US Patent and Trademark Office (PTO) ha rigettato la domanda di registrazione del marchio in ragione di una “possibilità di confusione” con un’offerta di servizi esistente.

Il termine Nexus era stato infatti già depositato dal fornitore di servizi di comunicazione internet Integra Telecom nel 2008.

 

La società di Mountain View ha già fatto sapere che si appellerà contro la decisione, contestando la differente natura dei due prodotti: da un lato un telefonino, dall’altro un’offerta di servizi di comunicazione.

Google ha sei mesi di tempo per preparare una difesa: la società potrebbe comunque decidere di cambiare nome all’apparecchio o di trovare un accordo con Integra Telecom, in cambio magari di un cospicuo premio in denaro.

 

Strategia, quest’ultima, già adottata da Apple per l’iPhone, un marchio già detenuto dalla statunitense Cisco.

 

La decisione rappresenta comunque un duro colpo per Google, che ha già dovuto affrontare parecchi problemi legati al lancio dello smartphone, relativi alla connessione 3G e alle difficoltà legate al nuovo canale di vendita online nato in concomitanza col dispositivo, che ha ricevuto un’accoglienza decisamente tiepida da parte del pubblico.

Presentato a gennaio, ne sono stati venduti poco più di 135 mila esemplari: numeri decisamente scarni se paragonati all’iPhone o al Droid di Motorola.

 

Il Nexus One è stato prodotto dalla taiwanese HTC e offre uno schermo da 3’7 pollici, chipset Qualcomm Snapdragon con velocità fino a 1GHz,  fotocamera da 5 megapixel con autofocus, flash e geotagging, memoria da 512MB Flash, 512MB RAM e memoria espandibile con scheda SD da 4GB (espandibile fino a 32GB).

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