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Vendite online di beni durevoli: 743 milioni di euro di fatturato nel 2009 in Italia e quasi 6 milioni di atti di acquisto via Internet

Italia


Il settore della Tecnologia di Consumo ha sviluppato In Italia nel canale online un giro di affari di circa 743 milioni di euro, con un trend negativo (-3,6%) rispetto al 2008. L’importanza del fatturato dei vari settori merceologici all’interno canale online vede in testa Elettronica di Consumo (37,2%) e Information Technology (33,8%), seguono Telefonia (10,2%), Fotografia (7,3%), e Grandi Elettrodomestici (6,1%).

 

E’ quanto emerge dalle rilevazioni di GfK Retail & Technology presentate oggi nel corso del Quarto Forum sulle Internet Sales in collaborazione con ANDEC. In Europa oltre 5,9 milioni di atti d’acquisto sono transitati nel canale online, sviluppando l’11,6% delle vendite totali rilevate dal Panel GfK (nel 2006 il canale online pesava soltanto 6,4%). Al contrario del mercato italiano, dove il canale online ha subito una flessione, in Europa (11 Paesi rilevati) il canale è cresciuto (+9,6% rispetto al 2008) supportato da un incremento delle vendite in tutti i settori. I settori con crescita maggiore sono stati Piccoli Elettrodomestici (+27%), Telefonia (+25%), Grandi Elettrodomestici (+11%)  e IT (+10%).

 

Per quanto riguarda nello specifico il comparto Technical Consumer Equipment, comprendente Elettronica di Consumo, Telefonia, Informatica e Fotografia, le vendite online hanno generato un giro d’affari in Italia di circa 664 milioni di euro nel 2009, flettendo del 4,5% rispetto al 2008; questo dato è in controtendenza rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti e rappresenta la prima volta in cui il canale online mostra performance meno positive dei canali tradizionali.

Alcuni settori hanno visto trend positivi, mentre altri hanno subito flessioni anche a due cifre. Tra i settori che si sono comportati meglio nel canale online Elettronica di Consumo (+35,4% rispetto al 2008), Fotografia (+30,1%) e Telefonia (+15%). Tra i settori con segno negativo IT (-13,6% rispetto al 2008) e Media Storage (-20,7%).

 

Il Forum ha voluto analizzare quest’anno anche la vendita di prodotti di altri settori come pneumatici, prodotti del Fai da Te e cartoleria nel canale online. Nel settore dei pneumatici, i siti che vendono questi prodotti offrono la possibilità di acquistare anche il servizio di montaggio ed equilibratura che viene svolto da autofficine e/o gommisti convenzionati. Senza questo servizio, la vendita online sarebbe infatti poco attraente per il consumatore medio, che dovrebbe provvedere al montaggio con una spesa aggiuntiva.

Nei mercati del giardinaggio, decorazione e fai da te si registra un incremento nelle vendite nel canale online, ma ancora poco significative. Solo l’1,3% delle vendite a valore delle idropulitrici nel 2009 è stato venduto online, contro lo 0,1% del 2008.

Infine nel settore della cartoleria l’offerta online sta diventando sempre più diffusa. E’ infatti possibile acquistare online i prodotti in molteplici piattaforme: i siti web dei Pure Player, quelli dei cosiddetti fornituristi per ufficio e i siti web degli stessi produttori.

 

Per quanto riguarda il mercato del grande e piccolo elettrodomestico e del trattamento aria (Aria Condizionata, Home Comfort e Riscaldamento), il canale Internet evidenzia una crescita (+4,7%) rispetto al 2008, in netta controtendenza rispetto al canale tradizionale. Le vendite on line per questo settore in Italia rappresentano comunque una quota ancora marginale (2,5% a valore). Diversa la dinamica dei singoli settori: il grande elettrodomestico, in flessione nel canale tradizionale, è cresciuto nel 2009 nel canale internet (+11,4%), sostenuto dal mercato del lavaggio e dei frigoriferi. Anche il piccolo elettrodomestico cresce (+8,5%), mentre il settore del clima ha mostrato una tendenza negativa in Internet addirittura più negativa rispetto al canale tradizionale (-29,6%).

 

“Internet coinvolge ormai 1,6 miliardi di utenti collegati in tutto il mondo con una penetrazione che in Europa ha superato il 50% delle famiglie, di cui la metà dispone di una connessione broadband”, ha dichiarato Antonio Besana, Direttore Commerciale di GfK Retail and Technology Italia. “Negli ultimi dieci anni tale penetrazione è notevolmente incrementata, e in Italia si è passati da 23% a 52%. Dobbiamo però inserire questi ottimi dati di accesso al canale internet nel contesto della crisi economica mondiale che stiamo vivendo in cui si rafforza la razionalità nelle scelte dei consumatori. Minore importanza rivestono gli acquisti di impulso, e maggiore attenzione viene rivolta alla qualità ed alla affidabilità del prodotto. Meno atti di acquisto, quindi, ma rivolti a prodotti di fasce di prezzo più elevate, con preferenza verso i prodotti innovativi e di marca.”

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