Italia
I risultati del processo di liberalizzazione regolamentata del settore delle telecomunicazioni sono “lusinghieri”, soprattutto se paragonati all’andamento di altri mercati liberalizzati, come per i trasporti, l’acqua e le poste, che non sono stati affidati a un regolatore indipendente.
E’ quanto ha affermato il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, in occasione della presentazione dell’Indagine conoscitiva sulle Autorità indipendenti alla I Commissione della Camera dei Deputati.
Nel corso degli ultimi 15 anni, ha spiegato Calabrò, l’indice dei prezzi al consumo dei servizi telefonici è sceso, secondo l’Istat, “da 100 a 83, a fronte di un aumento dell’inflazione di oltre il 20%”.
Il presidente dell’Autorità ha sottolineato quindi il successo della portabilità del numero mobile, utilizzata, tra il 2002 e il 2009, da oltre 21 milioni di utenti.
“…un dato unico in Europa – ha detto Calabrò – sia in termini assoluti che pro-capite, che esprime una incredibile vivacità nel settore”.
Calabrò ha definito “importanti” i risultati raggiunti, anche alla luce dell’incessante introduzione di innovazioni – dall’IPTV al 3G fino ad arrivare alla larga banda mobile – “…che stanno determinando una vera e propria trasformazione non solo del settore, ma della società stessa”.
Il livello di apertura del mercato italiano e il rispetto delle regole imposte dalla Commissione europea, ha quindi affermato, “sono testimoniate dalla presenza nel nostro Paese, unica nel contesto internazionale, dei maggiori operatori stranieri”.
Parlando dell’articolazione territoriale dell’Autorità anche rispetto al contesto europeo, Calabrò ha quindi sottolineato da un lato l’assetto istituzionale “…caratterizzato da una profonda integrazione sovranazionale, non solo delle regole, ma anche delle modalità attuative, con la Commissione europea e l’ERG (ora sostituito dal BEREC)”.
“Dall’altro lato – ha aggiunto – in Italia si sta via via delineando un forte presidio dell’Autorità sul territorio attraverso i Comitati regionali per le comunicazioni (i CoReCom), che sono organi funzionali dell’AGCOM e che – quali vero e proprio “ultimo miglio” del governo delle comunicazioni – garantiscono una giustizia efficace, economica e vicina all’utente, che non trova equivalenti in altre Autorità”.
Nel 2008, ha detto ad esempio, “degli 80.000 casi di tentativi obbligatori di conciliazione trattati in queste sedi, oltre il 60% si è risolto in via transattiva, con picchi, in alcuni casi, del 98%, e in tempi abbastanza rapidi. Sono numeri – ha concluso Calabrò – che non trovano riscontro in Europa”.