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Tempo di elezioni anche a IAB Italia. Layla Pavone: ‘Continuare a far squadra per far crescere il settore’

Italia


Aria di rinnovo delle cariche allo IAB Italia (Interactive Advertising Bureau), l’organismo di punta della pubblicità online nel mondo.

E’ un evento importante dopo questi anni che hanno rappresentato la nascita di una nuova industria ed un percorso controcorrente che ha registrato l’affermarsi di una nuova consapevolezza degli inserzionisti e della industria dell’advertising nel suo complesso.

La pubblicità online sta diventando la nuova frontiera per editori, inserzionisti, creativi, consumatori.

Alla vigilia di questa importante scadenza abbiamo incontrato Layla Pavone , manager cosmopolita e veloce come uno spot pubblicitario, chiedendole ragguagli sulla scadenza su cui si sta concentrando l’attenzione della industry di settore.

IAB Italia è nata nel 1998 e Layla Pavone ha partecipato sin dall’inizio alle sue attività. Dal 2003 è alla guida come Presidente. Ha cominciato a ricoprire l’incarico in una situazione di grande difficoltà del settore di quel periodo, cioè nel momento in cui IAB rischiava il collasso e da quell’anno è stata una crescita continua, da 27 soci oggi sono 130.
 

 

K4B. Layla Pavone , aria di elezioni anche in IAB, lei gioca di contropiede, tutti davano per scontata la sua ricandidatura. Come mai ha deciso per il contrario?

L.P. Potrei risponderle semplicemente perché credo ancora nella democrazia…

 

K4B. Cos’è schiettezza, ironia o piccola provocazione?

L.P. Nulla di tutto ciò, semplicemente valori legati semmai all’etica o se vuole al senso di responsabilità o ancor meglio alla mia forte attitudine a fare squadra, doti che peraltro mi caratterizzano da sempre, come sanno coloro che mi conoscono.

 

K4B. Sette anni di presidenza, sino a oggi, non sono uno scherzo…

L.P. Assolutamente no, un arco di tempo lungo e impegnativo che per me ha significato un forte ed appassionato impegno a far diventare IAB Italia la più importante ed autorevole Associazione della nostra industry.

 

K4B. Vogliamo provare a sintetizzarli?

L.P. Difficile, ma mi sento di poter sintetizzare questi anni in una incessante attività che si è tradotta nell’ideare, costruire e mettere a disposizione della community moltissimi progetti legati alla divulgazione della cultura della comunicazione sui media digitali interattivi e allo sviluppo del business,

 

K4B. E allora perché?

L.P. Semplicemente perché ho deciso che fosse il momento di fare un passaggio di “testimone”.

 

K4B. Un atteggiamento di controtendenza in Italia…

L.P. Non sono certo una persona attaccata alla “poltrona”, né non credo nelle “Presidenze delle Associazioni a vita”, come invece spesso accade nel nostro Paese.

 

K4B. Una sollecitazione di metodo per il settore?

L.P. Non ambisco a tanto, sono però convinta che un’Associazione con un’anima super partes com’è quella che caratterizza IAB debba poter beneficiare della logica dell’alternanza e del contributo di altri bravi professionisti che possano rappresentarla e possano dare a essa continuità.

 

K4B. E per il futuro?

L.P. Naturalmente non uscirò completamente da IAB che per me è un po’ come un figlio. Garantirò il mio supporto al nuovo Presidente che sarà eletto dal nuovo Consiglio Direttivo il prossimo 15 aprile e continuerò a mettere a disposizione le mie competenze e la mia esperienza, affinché IAB continui ad essere un punto di riferimento importante nel nostro mercato.

 

K4B. Chi prenderà il suo posto? Ci sono già rumors su due candidati…

L.P. Suvvia, non mi faccia dire cose che non voglio dire e lasciamo il campo alle procedure democratiche di rinnovo. In fondo mancano poche settimane.

 

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