Spagna
A poco più di un mese dallo switch-off definitivo, anticipato pochi giorni fa dal 4 aprile al 30 marzo per evitare la coincidenza con il weekend pasquale, la Spagna sarà il primo tra i grandi Paesi europei a prevalente diffusione della ricezione terrestre a completare il passaggio al digitale.
Come sottolinea l’ultimo numero di Digita, la newsletter dell’associazione DGTVi, dopo il fallimento nel giugno 2002 della prima esperienza di TV Digitale Terrestre, il servizio di TV a pagamento Quiero TV, la TDT è stata rilanciata come servizio gratuito in Spagna soltanto nel novembre 2005. Dopo una prima fase di assestamento, prolungatasi fino alla prima metà del 2008, la TDT ha intrapreso una parabola di forte crescita, accentuatasi maggiormente nel corso dell’ultimo anno.
Un passaggio decisivo per il successo della piattaforma si è rivelata la promulgazione del calendario nazionale di switch-off, approvato dal Governo già nel settembre 2007 (in anticipo rispetto a tutti gli altri principali Paesi europei). Il Piano ha individuato 90 progetti di switch-off, in 73 aree tecniche e divisi in 4 gruppi. Dopo una prima fase di carattere sperimentale conclusasi nel 2008, che ha interessato solo aree di dimensione ristretta (c.a. 200 mila famiglie in totale), il 2009 ha visto la conclusione anche della Fase I (a metà anno) e della Fase II (a dicembre). Entro il 30 marzo, con la conclusione della Fase III, nella quale sono coinvolte le aree più popolate per un totale di oltre 30 milioni di individui, verrà completato l’intero passaggio.
Nel corso dell’ultimo anno, parallelamente al completamento delle prime fasi della transizione, tutti i principali indicatori di performance della TDT hanno mostrato tassi di crescita elevatissimi. Le vendite annuali di ricevitori TDT, integrati o esterni, si sono attestate nel 2009 a circa 10,3 milioni, contro i 7,1 milioni dell’anno precedente. Alla fine di dicembre, il totale cumulato dei ricevitori TDT venduti (dal dicembre 2004) ha raggiunto i 25,6 milioni di unità (dati Gfk per Impulsa TDT).
Contestualmente, la penetrazione della TV Digitale Terrestre sul totale delle famiglie è cresciuta di quasi 40 punti percentuali in poco più di un anno, passando dal 43,7% del dicembre 2008 all’80,8% del gennaio 2010. Due anni fa, alla fine del 2007, solo poco più di un quarto delle famiglie spagnole era dotato di ricevitori per la TV digitale terrestre.
Per quanto attiene al consumo generato dalla piattaforma, la quota di ascolto della TDT sul totale dell’audience televisiva ha raggiunto a gennaio 2010 il 56,5%. Solo un anno fa, a dicembre 2008, tale valore era pari al 21,9%, meno della metà di quello della piattaforma analogica terrestre “tradizionale”, che è stata superata dalla TDT lo scorso luglio ed è scesa ormai a poco più del 20% (fonte TNSofres / Impulsa TDT).
Se si incrociano i due indicatori, si nota come la quota di ascolto della TDT sia cresciuta più che proporzionalmente rispetto alla sua diffusione presso le famiglie. Infatti, se a dicembre 2008 un punto di penetrazione della TDT generava 0,50 punti di audience share, a gennaio 2009 tale valore è superiore a 0,70. Il dato è indicativo, da una parte di una maggiore abitudine al consumo della TV digitale e, dall’altra, di un accresciuto apprezzamento dell’offerta (canali “tradizionali” in simulcast e “nuovi” canali solo digitali).
Quest’ultima considerazione è confermata dai dati di ascolto relativi all’ultimo anno. Considerando l’intero 2009, infatti, l’audience share complessiva dei “nuovi” canali della TDT (esclusi canali in simulcast) si è attestata al 10,2% sul totale dell’universo televisivo, esattamente il doppio del valore registrato nel 2008 (5,1%). Tra i canali della TDT solo digitali, sono i canali per bambini a registrare i migliori risultati di ascolto. Ai primi tre posti nella graduatoria dei canali TDT (esclusi canali in simulcast) per audience share si posizionano infatti Disney Channel, Clan TVE (dell’operatore pubblico RTVE) e Antena Neox (del broadcaster commerciale Antena 3). La Spagna è il primo Paese nel quale Disney ha reso disponibile il proprio canale per bambini in modalità gratuita. I canali dell’area mini-generalista e entertainment registrano risultati di ascolto inferiori, ma tassi di crescita sostenuti, in particolare i due canali del principale operatore commerciale Telecinco, ovvero La Siete e FDF – Factoria de Ficcion.
È interessante notare infine come, grazie ai canali della TDT, i broadcaster “storici” siano riusciti a recuperare, anche se parzialmente per ora, la perdita di ascolti dei propri canali generalisti. I tre canali digitali di RTVE (simulcast escluso) hanno raggiunto nel complesso una quota di ascolto pari al 2,4% nel 2009, il doppio rispetto al 2008. I canali digitali di Antena 3 e Telecinco (due canali ciascuno) hanno invece registrato una quota di ascolto pari rispettivamente all’1,9% e all’1,1% (1,0% e 0,3% nel corso del 2008).