Italia
Lepidaspa è il partner tecnico di riferimento per la sperimentazione del numero unico europeo 112 per l’emergenza, in corso a Ravenna e allargato al resto della Romagna.
La complessa operazione vede protagonista lepidaspa per la gestione del collegamento con tutti i centri di secondo livello degli Enti regionali, in compartecipazione con il 118.
Obiettivo del numero unico 112 è di accelerare l’arrivo dei servizi d’emergenza. Il principio su cui si basa il sistema è la localizzazione immediata del chiamante: l’Italia è da tempo sotto procedura di infrazione da parte della Commissione Europea, in quanto finora le informazioni sulla posizione del chiamante non vengono fornite ai servizi di emergenza per le chiamate al 112 provenienti dai telefoni cellulari. Nei 20 Paesi europei “in regola”, invece, i call center forniscono praticamente all’istante ai servizi di emergenza la posizione del cittadino che chiama il 112 grazie a sistemi di localizzazione in modalità “push” (cioè con inoltro diretto dei dati alle centrali operative del 112) o “pull” (cioè su interrogazione esplicita degli operatori).
In Italia, un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del novembre scorso ha fissato i tempi di attivazione del 112: entro luglio 2010 saranno unificate le chiamate a Carabinieri e Polizia (112 e 113) ed entro luglio 2011 anche quelle a Vigili del fuoco ed emergenza sanitaria (115 e 118).
Risulta quindi particolarmente importante e urgente la sperimentazione emiliana (una delle tre attivate in Italia) in quanto il modello che ne sortirà consentirà di dare vita ad una vera centrale operativa unica.
I presupposti ci sono in quanto l‘Emilia-Romagna dispone già dei dati necessari: il 118 regionale infatti ha il database di tutti i chiamanti fissi e dispone di un sistema abbastanza preciso di localizzazione delle chiamate da cellulare. La sperimentazione in Romagna prevede l’affiancamento del nucleo del 118 di un altro nucleo che risponde al 112 e smista le chiamate a Protezione Civile e Polizie Municipali. La sperimentazione in atto dovrebbe tradursi nel prossimo futuro in un centro interforze regionale con sede a Bologna.