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Mercato Tv: patto di ferro tra Murdoch e il principe Al-Walid per il Medio-Oriente. Quando il business ha la meglio sulle divergenze politiche

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Il magnate dei media Rupert Murdoch e il saudita Al-Walid Ben Talal hanno annunciato una partnership nel settore della Tv e della produzione cinematografica che ha sorpreso l’opinione pubblica: un’alleanza tra un fervente difensore della causa israeliana e un principe islamico ultra-conservatore.

I due miliardari hanno però saputo mettere da parte le loro divergenze politiche (potenza dei quattrini) per la conclusione di un contratto particolarmente vantaggioso.

Rotana, gruppo di entertainment del principe arabo, ha ceduto il 9% delle proprie azioni alla News Corporation, che in Italia controlla Sky Italia, e ha dato la possibilità al gruppo del tycoon australiano di raddoppiare la partecipazione nell’arco di 18 mesi.

 

In verità, i due uomini si erano già avvicinati dopo che Kingdom, la holding del principe, ha acquistato il 7% di News Corp. Per altro Rotana diffonde i programmi della Fox Entertainment sui canali con sede a Dubai, ovvero Fox Series e Fox Movies.

 

Murdoch e Al-Walid hanno spiegato che la nuova partnership punta a sviluppare il mercato regionale del Medio Oriente.

 

James Murdoch, il figlio di Rupert e direttore generale di News Corp in Europa e Asia, ha precisato che la partecipazione in Rotana consentirà alla società di “rafforzare la propria presenza in una regione che vanta una popolazione giovane e dove la crescita del Pil stimata è superiore a quella dei Paesi avanzati nell’arco dei prossimi anni”. 

 

D’altra parte, l’intesa potrebbe essere davvero complicata visto che i grandi media di Murdoch, come gli americani Fox News, Wall Street Journal, New York Post e quelli britannici come Times, Sky Tv e The Sun sono spesso accusati di essere antiarabi e pro-israeliani.

Il magnate, infatti, da decenni ormai non cela il proprio sostegno a favore di Israele dove tra l’altro gli sono stati conferiti diversi premi.

 

Il principe Al-Walid, per contro, nonostante nel proprio Paese sia definito un liberale, protegge apertamente le ragioni arabe, sebbene non si sia mai proclamato nemico di Israele.

La piattaforma Rotana , che possiede sia tv specializzate sia radio e riviste, diffonde gratuitamente i propri programmi nel mondo arabo, dove l’opinione pubblica non apprezza le posizioni di Murdoch.

 

Al-Walid ha tuttavia dichiarato di auspicare che la partnership possa aiutare a migliorare l’immagine del gruppo di Murdoch, specie di Fox News, molto vicina alle posizioni dei neo-conservatori.

“Non si tratta solo di Fox News ma di una sindrome americana. Faremo del nostro meglio per mediare su queste posizioni”, ha commentato il principe, che alcuni statunitensi vedono come il volto pubblico dell’Islam oltranzista.

 

Il principe è comunque noto al mercato per le proprie partecipazioni in Citigroup, Apple, Saks, Proctor & Gamble, PepsiCo. Tutti ricorderanno inoltre la sua offerta di 10 milioni di dollari alla città di New York, dopo gli attentati dell’11 settembre.

Proposta tuttavia respinta dal sindaco dell’epoca, Rudy Giuliani, che non aveva condiviso l’opinione di Al-Walid sulle responsabilità della politica americana in Medio-Oriente e il conseguente attacco alle Torri Gemelle.

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