Italia
Adiconsum impugna davanti al Tar del Lazio la delibera dell’Antitrust del 18 Gennaio 2010 con la quale sono stati accettati gli impegni presentati dalla Lega Calcio.
Come riferisce una nota dell’associazione consumatori, nel Luglio scorso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva aperto un procedimento istruttorio contestando alla Lega Calcio l’illecito antitrust di abuso di posizione dominante in relazione alle modalità di assegnazione dei diritti audiovisivi del campionato di Serie A 2010-2012.
L’Autorità infatti osservava che “le modalità di formazione dei pacchetti concretamente assunte dalla Lega Calcio risultano in contrasto con i principi posti a tutela della concorrenza, in quanto inidonee a garantire lo svolgimento di una procedura effettivamente competitiva e suscettibili di condizionare l’allocazione dei diritti ai principali operatori, ostacolando l’ingresso e la crescita di altri soggetti. (…) D’altro canto, il minor grado di concorrenza tra gli operatori della pay tv risulta idoneo a produrre effetti negativi sui consumatori, conducendo a prezzi di fruizione dei contenuti televisivi potenzialmente più elevati e a una inferiore varietà e qualità dell’offerta”.
Dall’attuale situazione e da quella che
La mancanza di concorrenza non permette agli utenti di scegliere l’offerta più vicina alle proprie esigenze e costringe ad una spesa maggiore, causata spesso dall’acquisto di prodotti abbinati alla visione del calcio di cui si farebbe a meno.
Quanto proposto dalla Lega, invece non va in questa direzione e la dimostrazione più lampante è la scelta di proporre modalità diverse fra
Ora la decisone passa al TAR: nell’udienza del prossimo 14 aprile si discuterà sul merito della questione e cioè se gli impegni presentati dalla Lega Calcio siano realmente idonei a garantire procedure competitive per la cessione dei diritti audiovisivi del Campionato di Serie A consentendo l’ingresso nel mercato di nuovi operatori e impedendo la permanenza di situazioni di monopolio o di quasi monopolio all’interno delle distinte piattaforme, nonché incoraggiando la concorrenza tra le piattaforme.