Europa
Cresce e non poco il numero degli spettatori nelle sale cinematografiche di tutta l’Europa, dall’Islanda alla Russia: erano 1.102,14 milioni nel 2008, sono diventati 1.171,84 milioni con un incremento del 6,3%. Sono questi i dati che MEDIA Salles ha annunciato nel tradizionale appuntamento alla Berlinale.
L’analisi dei singoli mercati, presentata da Elisabetta Brunella, segretario generale di MEDIA Salles, mostra che nel 2009 i 19 paesi dell’Europa Occidentale hanno totalizzato 920,5 milioni di spettatori con un incremento del 5,7%.
L’Europa Centro-Orientale, che comprende 13 territori, tra cui per la prima volta la Russia, ha registrato un incremento ancora più accentuato: 8,7%. I biglietti venduti sono passati da 231,2 milioni a 251,3 milioni.
Tra i cinque principali mercati dell’Europa Occidentale, la Francia, che rispecchia esattamente la tendenza media di questa parte del Continente, supera la “soglia psicologica” dei 200 milioni – che non era mai stata raggiunta dopo il 1982 – confermandosi come il primo mercato europeo. Come la Francia cresce il Regno Unito (+5,6%), che mantiene la seconda posizione in Europa con 173,5 milioni di biglietti. Incremento ben superiore alla media (+13,1%) per la Germania che, con 146,4 milioni di spettatori, ottiene il miglior risultato degli ultimi 5 anni, recuperando una ventina dei 30 milioni di spettatori persi dal
Unico dei grandi territori in controtendenza è l’Italia, dove i biglietti venduti dalle sale attive almeno 60 giorni l’anno sono stimati in 108,3 milioni rispetto ai 108,7 del 2008.
Flessioni – seppur contenute – interessano anche mercati di minori dimensioni come la Finlandia (-0,9%), il Portogallo (-1,7%) e l’Irlanda (-3,2%).
Aumenti superiori alla media, invece, si registrano in Austria (+17,7%), che arriva a 18,4 milioni di spettatori, nei Paesi Bassi, che superano i 27 milioni di biglietti (+15,8%) e in Svezia (+13,5%).
Nell’Europa Centro-Orientale spiccano gli incrementi da record registrati in Romania (circa 32%), Repubblica Slovacca (23,3%), Serbia (17,8%).
Importanti anche i balzi in avanti di due grandi mercati come la Russia (+11,7%) e la Polonia (+16,1%) che sfiora i 40 milioni di spettatori, raddoppiando i risultati degli anni ’90.
A conferma di quanto si rileva ogni anno nell’andamento del consumo di cinema in Europa – e cioè che non mancano mai casi in controtendenza – la Turchia, terzo grande mercato dell’Europa Centro-Orientale, registra un calo del 5,2%.
Se per quanto riguarda le presenze si registrano alcune flessioni, gli incassi mostrano un rialzo generalizzato laddove non incidano le fluttuazioni dei cambi.
Nell’Europa Occidentale l’aumento medio degli incassi – per ora stimato – si aggira intorno al 13%, rispetto all’anno precedente. La ragione principale sembra da individuare nell’accresciuta presenza dei film in 3D digitale, il cui biglietto è significativamente più costoso.
La diffusione degli schermi digitali conosce nel