Italia
Rialzo in linea con il mercato per Telecom Italia, sempre in attesa di novità sul fronte Telefonica, che nel tardo pomeriggio registrava un rialzo dell’1,94% a 1,103 euro, dopo aver toccato un massimo infraday a 1,126 euro.
Ieri la società ha chiuso in progresso del 3,05%. Nell’ultimo mese in borsa il titolo ha guadagnato il 3% e il 2,33% nei sei mesi. Lievemente negativa la performance nell’ultimo anno (-0,09%).
Sulle voci di una possibile fusione tra le due telcos, ormai considerata certa dalla stampa estera, stamani Enzo Savarese commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha commentato: “Non c’è solo il problema che la rete parli italiano o spagnolo, l’importante non è tanto l’italianità, ma il rispetto del libero mercato”.
Savarese ha spiegato che piuttosto bisogna distinguere tra l’attuale rete in rame, di proprietà di Telecom Italia, e la rete di nuova generazione (NGN) da realizzare: “Possono anche essere individuate soluzioni distinte. Personalmente – ha aggiunto – credo che la soluzione sia quella di creare una società ad hoc per la rete di nuova generazione“. Riguardo al ruolo dell’Autorità, al momento, ha spiegato Savarese, l’Agcom “guarda e verifica che non ci siano situazioni distorsive per la concorrenza e per l’accesso al mercato”.
E sull’eventuale fusione tra Telecom Italia e Telefonica, anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha finalmente detto la sua. Dopo settimane di silenzio, è intervenuto per dire che vanno messi “paletti chiari“: non si può “come sistema rinunciare alla padronanza della rete. Il Paese deve avere la certezza di avere in mano questo asset”.
“Mi stupirei – ha aggiunto – se un Paese che ha investito circa 3 miliardi per mantenere italiana la compagnia aerea poi sportivamente desse via la rete di telecomunicazioni”.
Intanto ieri il ministro dell’Industria, Claudio Scajola, ha parlato dei legami tra Telecom Italia e Telefonica con il suo collega spagnolo, Miguel Sebastian. Lo ha rivelato lo stesso ministro dell’Industria iberico.
“Sono stato così fortunato da sedere a pranzo vicino al ministro italiano – ha confidato Sebastian nel corso di una conferenza stampa – abbiamo parlato di molti argomenti”.
“E’ vero – ha detto ancora – che ho menzionato della questione di Telefonica e Telecom Italia e gli ho riportato la posizione del nostro governo, che è quella di non intervenire, né interferire, né dare opinioni in materia di accordi tra imprese”. Secondo anticipazioni della stampa brasiliana le nozze tra le due società si terranno a fine mese, o all’inizio di marzo.